Grande spettacolo nella prima sprint race del campionato IMSA, andata in scena sul cittadino di Long Beach. Dopo le grandi classiche di Daytona e Sebring, si è tornati ad una configurazione che sarà piuttosto frequente nell’arco della stagione, vale a dire di gare piuttosto brevi e su tracciati molto tortuosi. Il successo è andato alla Cadillac DPi #5 dell’Action Express Racing, condivisa da Filipe Albuquerque e Joao Barbosa. Il podio lo hanno completato le due Acura del Team Penske, con la #7 di Castroneves-Taylor che ha preceduto la #6 di Montoya-Cameron. Trionfo Porsche in GT Le Mans, con la vittoria che è stata conquistata dalla #912 di Earl Bamber e Laurens Vanthoor.
In partenza, Castroneves è stato bravo a tenersi la testa della gara, seguito da Nasr. Strepitoso il via di Bomarito sulla Mazda #55, che rovina tutto poco dopo girandosi e causando la prima full course yellow. Questa vettura perde un giro per cambiare muso, mentre la Cadillac #10 di Jordan Taylor subisce un drive through per aver superato con le bandiere gialle. Erroraccio sull’altra vettura dell’Action Express, ovvero la Cadillac #31. Pipo Derani è costretto ad una sosta in più a causa di un errore nel montaggio di una gomma, che compromette la loro gara. La vettura del Wayne Taylor Racing, dopo aver scontato la penalità va a sbattere con Renger Van der Zande, finendo addirittura nel paddock dell’Indycar. Brutto colpo per i leader del campionato.
La lotta per la vittoria si restringe così alle Acura e alla Cadillac #5: Ricky Taylor è più agile nel traffico e riesce ad avvicinarsi ad Albuquerque, ma il portoghese è bravissimo a difendersi fino a conquistare la bandiera a scacchi. Clamoroso il finale in GT Le Mans. La Ford #66 rimane senza benzina, Magnussen tampona quindi Muller che non aveva accelerato improvvisamente, con la Ford che va a muro e la Corvette che pur danneggiata, assieme alla #4 passa sotto la bandiera a scacchi. Quinto Pilet sulla #911, sesta la Ford #67, ultime le due BMW.