Da una vera e propria carneficina al primo giro ne è nata una splendida vittoria sotto la bandiera a scacchi. E’ cominciato in maniera decisamente drammatica il GP di Jerez della Moto2, con Remy Gardner che, in pieno highside, ha centrato la moto di Alex Marquez, provocando una carambola rocambolesca, coinvolgendo svariati piloti, tra cui Dimas Ekky Pratama e Marco Bezzecchi. Miracoloso l’intervento dell’italiano che, vedendosi arrivare come un proiettile il corpo dell’indonesiano, ha compiuto una manovra allargante, spinto da non si sa quale riflesso fulmineo, e ha evitato una tragedia quasi fatta. Bandiera rossa e nuova ripartenza, con distanza di gara accorciata.
A vincere, in ogni caso, è stato un brillantissimo Lorenzo Baldassarri. Dopo aver studiato per qualche giro il Augusto Fernandez, compagno di squadra, ha sferrato l’attacco decisivo in staccata, chiudendo ogni eventuale porta per un imminente contrattacco. Pregevole il “tirone” nel finale, nonostante una difficoltà evidente ad essere veloce nel T4, punto forte degli altri piloti di testa. Si deve accontentare Fernandez, autore comunque di una prestazione di alto livello, data la fresca convalescenza post-infortunio, beffato però all’ultimo giro da un grandioso Jorge Navarro, capace di esaltare oltre ogni limite le qualità della Speed Up.
Non brilla Tom Luthi, sì quarto in rimonta ma mai in grado di impensierire il trio di testa. Dietro di lui Brad Binder, unico oggi a capire come far andare la scorbutica KTM, seguito da uno spento Xavi Vierge e da un miracolato Tetsuta Nagashima, partito dalla pit lane al via e poi dalla sua casella originale nella seconda ripartenza. Incolore anche Luca Marini, 8°, che precede di un pelo Nicolò Bulega, buon 9° al rientro dall’infortunio. Chiude i 10 Iker Lecuona, davanti ad Enea Bastianini. Caduti, tra gli altri, Mattia Pasini e Jorge Martin.