Di tutte le Ducati candidate a conquistare la vetta in un qualsiasi turno di prove, la sua era la meno candidata. Pecco Bagnaia, invece, ha estratto il coniglio dal cilindro e ha offerto una prestazione paranormale. 1.46:732 il crono di Pecco, mezzo secondo più veloce del mattino, solo mezzo secondo più lento del record dell’anno scorso del suo maestro, Rossi. Una prima posizione sorprendente e gratificante, se si pensa quanto sia stato in salita questo inizio di stagione, e quanto la moto si impuntava ad inizio turno, tant’è che il #63 lamentava poco grip al posteriore. Un giro impressionante, che può facilmente fungere da serbatoio di positività per il resto del weekend.
Continua a sorprendere Fabio Quartararo. Dopo il 4° posto del mattino, il francese ha conquistato di forza la 2° posizione con un colpo di reni nel finale. Impressionante la percorrenza della Bucine, la più stretta fra tutti i piloti della classe regina. A chiudere la prima fila virtuale c’è Danilo Petrucci. Ancora un turno positivo per il ternano, sebbene nuovamente l’appuntamento con la prima posizione, sia stato ancora rimandato. Buon ritmo sul passo gara, ancora qualche problema nel T4, punto storicamente ostico.
E’ clamorosa, invece, la prestazione di Pol Espargaro in sella alla KTM. Si è sollevato uno stupore generale quando, dopo tre caschi gialli ridottissimi, lo spagnolo è transitato primo sul traguardo. La scuderia austriaca ha di certo portato aggiornamenti considerevoli (vedi anche i miglioramenti di Johann Zarco, 12°); c’è da riconoscere, però, il gran manico del pilota. Dietro di lui Maverick Vinales, bravo a risalire nel finale con gomme nuove e fuggire dalle sabbie mobili in cui era rimasto intrappolato per gran parte del turno.
Marc Marquez, leader delle FP1, è stranamente sesto. C’è da dire che, però, il Cabroncito non ha tentato il time attack con gomme nuove. 7° è Alex Rins, seguito da Cal Crutchlow, Jack Miller, caduto nelle fasi finali del turno, e Franco Morbidelli. Restano fuori dalla top 10 Andrea Dovizioso, il più veloce al rilevamento della fotocellula con 349.9 km/h, Michele Pirro, terzo al mattino, Jorge Lorenzo, 20° e in profonda crisi, e Valentino Rossi, 18°. Turno complicato per il Dottore, rapido nei primi due settori, “piantato” nel T4. I distacchi sono comunque ridotti, dato che da Bagnaia 1° a Rossi 18° non si supera il secondo.