Prime libere, prime impressioni, prime considerazioni. Inizia con Lewis Hamilton davanti a tutti il weekend austriaco della Formula 1, con un tempo di un solo millessimo inferiore rispetto alle FP1 del 2018. Dietro di lui un ottimo Sebastian Vettel, poi Valtteri Bottas e Charles Leclerc, staccato di tre decimi dal britannico della Mercedes. Attenzione però, le due Ferrari hanno utilizzato solamente gomme medie (contro le soft della Mercedes): verosimilmente, il delta tra i due compound potrebbe aggirarsi intorno ai 4/5 decimi data la lunghezza della pista di Spielberg, considerazione che fa ben sperare in ottica qualifica, anche se i tempi sono ancora molto alti e vanno presi con estrema cautela. Dietro Leclerc, ecco le due Red Bull di Max Verstappen e Pierre Gasly.
Una sessione lineare, senza troppe sbavature da parte dei piloti, che hanno cercato il giusto bilanciamento e le giuste misure sui cordoli molto invadenti del circuito, rischiando più volte cedimenti strutturali soprattutto sull’ala anteriore a causa delle vibrazioni. A pagare il prezzo più alto è stato Hulkenberg, che ha visto parte dell’ala della sua Reanualt staccarsi dalla monoposto dopo un’uscita di pista nella penultima curva.
Per quanto riguarda il centro del gruppo, grande equilibrio tra McLaren, Renault, Haas, e Toro Rosso, un po’ indietro Alfa e Racing Point.
Capitolo aggiornamenti: Ferrari e Mercedes non hanno portato grosse evoluzioni. Interessante il nuovo profilo dell’ala anteriore della Rossa, che “chiude” le appendici aerodinamice al di sotto della S-Duct ed inserisce sulla parte terminale del muso ben due deviatori di flusso per cercare di far lavorare meglio la parte centrale del fondo: soluzione che sembra funzionare, ed è stata montata su entrambe le monoposto; prove comparative per Mercedes: scartata, per ora, da entrambi i piloti la piccola evoluzione portata sull’ala anteriore.
Di seguito la classifica completa delle FP1: