Aston Martin diventa title sponsor della Red Bull Racing
25 Settembre 2017 - 11:25
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La Casa automobilistica britannica incrementa la sua collaborazione con il team di Milton Keynes. Un passo verso la fornitura di motori a partire dal 2021?

Dopo le tante indiscrezioni circolate tra gli addetti ai lavori nelle ultime settimane, finalmente arriva l’ufficialità: Aston Martin diventa title sponsor della Red Bull Racing. Un passo molto importante per la Casa automobilistica britannica, che già in passato era stata vicina al grande salto in Formula 1 con l’acquisto della Force India (accordo poi saltato in fase di definizione, ndr).

La partnership tra la scuderia di Milton Keynes e l’Aston Martin ha avuto inizio diciotto mesi fa, quando il marchio delle ali è apparso per la prima volta sulle RB12 che stavano per debuttare nel Campionato del Mondo 2016. La collaborazione con Red Bull va comunque oltre la Formula 1, in quanto le due compagini hanno lavorato assiduamente insieme per la realizzazione dell’hypercar Aston Martin Valkyrie, un vero e proprio gioiellino dal punto di vista innovativo.

Con il nuovo accordo il legame tra Red Bull Racing e Aston Martin si rafforza ancora di più e prosegue in più direzioni. La più importante è sicuramente la realizzazione di un Advanced Performance Centre a Milton Keynes, struttura che ospiterà più di 110 ingegneri della Casa britannica impegnati nella progettazione dei modelli successivi della Valkyrie insieme ai tecnici del Red Bull Advanced Technologies.

“Dopo aver concepito e realizzato insieme il successo della Aston Martin Valkyrie nel 2016, abbiamo esteso il nostro rapporto quest’anno e siamo felici di rafforzare ulteriormente la partnership anche per quanto riguarda il settore Formula 1” ha detto il team principal Chris Horner.

“Il passo in avanti nel nostro rapporto di collaborazione è stato una logica conseguenza alla luce di quanto fatto nei primi 18 mesi – ha aggiunto Andy Palmer, amministratore delegato di Aston Martin – Parlare della costruzione di un motore per Red Bull è alquanto prematuro, ma se la FIA studierà delle nuove regole per il 2021 allora potremmo prendere seriamente in considerazione questa ipotesi”.

Le parole di Palmer sono molto chiare e aprono seriamente alla possibilità di una motorizzazione Aston Martin dopo il triennio 2018-2020, in cui saranno ancora impiegate le attuali Power Unit.