Il Gp d’Australia ha suscitato forti critiche da parte degli appassionati, e anche i dati d’ascolto sembrano confermare il mancato apprezzamento nei confronti della gara.
La gara di Melbourne è stata da 800.000 spettatori medi in meno rispetto a quella del 2013, che vide trionfare la Lotus di Raikkonen davanti alla Ferrari di Alonso. La perdita d’ascolti, però si è ripercossa tutta sulla differita della Rai, mentre Sky può sorridere. La diretta, trasmessa da Sky Sport F1 HD e dai canali del mosaico interattivo, ha infatti tenuto incollati agli schermi 614.634 spettatori medi, per uno share dell’11,03% e 970.718 spettatori unici, con una permanenza del 63%. Sky registra quindi un lieve aumento nel confronto con il Gp d’Australia del 2013, che fu visto da 605.920 spettatori medi complessivi e 941.135 spettatori unici. Cala leggermente lo share, che nel 2013 fu dell’11,40%.
La differita su Rai Uno, invece, è stata vista da 4 milioni e 30 mila spettatori medi (share del 23,23%). L’anno scorso furono invece 4 milioni e 846 mila persone (share del 23,20%) a seguire il Gp d’Australia sulla tv di stato, e anche allora la corsa non fu trasmessa live alle 7 del mattino, ma in differita alle 14. Insomma: gli spettatori generalisti hanno bocciato la prima dell’era Turbo.