Maurizio Arrivabene, nuovo team principal della Ferrari, ha concesso un’intervista a Leo Turrini quest’oggi. Arrivabene sa di avere davanti a sè un compito molto arduo: riportare al successo la Ferrari. Un’impresa non facile, visto il distacco che l’anno scorso separava la Ferrari dalla Mercedes, ma Arrivabene è carico e anche il team, stando alle sue parole, è pieno di energia positiva.
“Non sono uno che vende fumo, anche se per mestiere mi sono occupato di tabacchi;” ha detto Arrivabene con una battuta efficace “Ho grandi sogni e ho pure i piedi piantati per terra. Ai nostri tifosi dico di credere nello sforzo che stiamo compiendo, tutti insieme. Tenendo ben presente la situazione dalla quale siamo partiti. Da quando sono arrivato a Maranello, sono rimasto colpito dalla voglia di riscatto che anima tutta la gente che lavora qui. E questa è la cosa più importante. So bene che i Gran Premi non si vincono con l’atmosfera, il clima.”
Ma il passaggio più importante del colloquio tra Arrivabene e Turrini riguarda Sebastian Vettel. Il team principal della scuderia di Maranello ha elogiato il pilota tedesco, dicendo che gli ricorda Schumacher in tutto e per tutto. Arrivabene su Vettel ha detto: “Io c’ero ai tempi di Michael, vivevo nel cuore della Scuderia. Ci sono momenti in cui osservo Vettel e rimango basito, a bocca aperta: dico, in certe cose, negli atteggiamenti, nel modo di manifestarsi, sembra veramente la copia di Schumi in carta carbone! Ci sono similitudini impressionanti, per chi ha conosciuto entrambi. Tutti noi speriamo che col tempo siano identici anche i risultati, si capisce…”