L’inverno è terminato e con esso anche la lunga pausa che intercorre tra una stagione e quella seguente del FIA WTCR, il Mondiale Turismo che nella sua nuova formula si appresta ad iniziare il suo secondo anno. Rispetto alla passata stagione ci sono alcune novità, come per esempio nuove tappe in calendario, nuovo sistema di punteggio, e altre che invece sono rimaste invariate, ad esempio la griglia di 26 piloti e il format dell week-end di gara. Ma andiamo in ordine.
TEAM e PILOTI
Come anticipato anche quest’anno vedremo al via una griglia di 26 piloti suddivisi in 13 team che portano in pista 7 differenti costruttori, i quali non possono schierare più di quattro vetture ciascuno. Qui c’è la prima novità, ovvero che rispetto alla passata stagione ogni team deve obbligatoriamente schierare due vetture, non avendo più la possibilità di scegliere come la passata stagione (vedi ALL-INKL.com che ne schierava tre, ndr). Per questo motivo alcuni hanno deciso di creare un secondo team fittizio aggiungendo qualche lettera o numero all’interno del nome originale così per dividere il grande team originale in due metà, come fatto da Cyan Racing, Sebastien Loeb Racing e BRC Hyundai.
La novità non è solo la presenza di 13 team schieranti due piloti ciascuno, ma anche un nuovo costruttore che risponde al nome di Lynk&Co. Gestito da Cyan Racing, che ha vinto titolo piloti e costruttori con Volvo nel WTCC 2017 e il titolo a squadre la passata stagione, la compagine svedese si fornisce delle vetture del marchio cinese al debutto nella categoria. Line up di tutto rilievo quella portata in pista, la quale vanta ben 8 titoli mondiali WTCC, di cui quattro appartengono a Yvan Muller, tre al ritornante Andy Priaulx e uno a Thed Bjork che ha vinto proprio quel titolo del 2017. Il costruttore cino-svedese va a prendere il posto della Peugeot che ha ridotto il supporto alla 308 TCR, lasciando così il team DG Sport Competition senza una vettura.
Oltre a Priaulx un altro importante ritorno nel Mondiale Turismo è quello di Augusto Farfus che dal 2005 al 2010 ha guidato prima per Alfa Romeo e quindi per BMW, con cui ha poi proseguito al ritorno della casa bavarese nel DTM. Il brasiliano raggiunge il suo ex compagno di squadra in Alfa, Gabriele Tarquini, con cui ha corso nell’Europeo Turismo nel 2004.
Tra i grandi campione che si apprestano a raggiungere la categoria c’è anche Johan Kristofferson che, dopo due titoli mondiali conquistati nel RallyCross, cambia del tutto disciplina lanciandosi nel mondo delle vetture turismo. Confermati Rob Huff e Gabriele Tarquini che insieme ai piloti citati precedentemente portano ben 14 titoli mondiali FIA in pista nel corso di questa stagione, tra WTCC, WTCR, WRX e FIA GT.
In questa stagione saranno anche diverse le new entry in pista insieme a Kristofferson. Vedremo Attila Tassi nel team KCMG, con l’ungherese già presente nei campionati TCR, mentre il team di Hong Kong è al suo debutto nel mondo del turismo mondiale. Al suo fianco ci sarà Tiago Monteiro che tornerà come pilota titolare dopo il brutto incidente che lo ha visto coinvolto nei test di Barcellona nel 2017. Ci sarà Niels Langveld al fianco di Frederich Vervisch sull’Audi del ComToYou, quindi Benjamin Leutcher al fianco di Kristofferson sulla Volkswagen del team di Loeb. Infine una squadra tutta nuova con line up inedita: il PWR Racing debutta con la Cupra Leon portando in pista Mikel Azcona e Daniel Haglof.
Confermata la presenza di Alfa Romeo con la Giulietta TCR preparata da Romeo Ferraris e portata in pista dal Team Mulsanne. Dopo gli ottimi risultati, comprendenti una vittoria e due podi, Kevin Ceccon è stato confermato come portacolori della vettura del Biscione anche per questa stagione. Al suo fianco ci sarà il cinese Ma Qing Hua che torna come pilota titolare nel Mondiale Turismo per la prima volta dal 2015, quando era al volante della quarta Citroen C-Elysee, al fianco di José Maria Lopez, Yvan Muller e Sebastien Loeb.
CALENDARIO
Rispetto alla passata stagione non ci sono grandi cambiamenti in termini di calendario. Restano dieci gli appuntamenti che prevedono ognuno tre gare per week-end con una qualifica al sabato e una gara al sabato e una qualifica alla domenica che decreterà lo schieramento delle altre due corse. Dal 2018 al 2019 sparisce la tappa cinese cittadina di Wuhan, ma resta quella di Ningbo, ma viene aggiunta la novità della Race of Malaysia che si disputerà in chiusura di campionato il 15 dicembre sul circuito di Sepang, mentre il round di Macao torna ad essere il penultimo in calendario, come nel 2017. Per il resto la tappa dello Slovakiaring è stata anticipata, mentre viene posticipata quella sul Nurburgring Nordschleife.
PUNTEGGIO
Quello dello scorso anno non era di certo il sistema di punteggio più facile da ricordare nella storia del motorsport, dato che per ogni gara venivano assegnati punti in modo differente. Per risolvere questo problema la FIA ha deciso di semplificare al massimo il tutto, attribuendo punti ai primi cinque classificati nelle due sessioni di qualifiche secondo lo schema 5-4-3-2-1, mentre per quanto concerne le gare il sistema adottato è quello presente in MotoGP. I piloti a punti saranno quindi 15 e non più 10 come avviene tradizionalmente nelle altre categorie targate FIA e seguiranno lo schema 25-20-16-13-11-10-9-8-7-6-5-4-3-2-1.
FORMAT WEEK-END DI GARA
Il numero di sessioni rimane invariato, ma sono state apportate alcune modifiche nella disposizione di esse. Per evitare che in due giorni ci fosse un programma troppo “affollato”, si è deciso di anticipare le Prove Libere 1 al venerdì e allungare le stesse a 45 minuti. Per quanto riguarda qualifiche e gare, queste rimangono invariate in termini di durata e posizionamento. L’unica novità che coinvolge le qualifiche è la possibilità, durante la sessione della domenica, di far scegliere al pilota più veloce del Q2 in quale momento scendere in pista nel Q3. Questi non dovrà quindi più aspettare che gli altri quattro effettuino il proprio giro, ma avrà la possibilità di scendere in pista per primo, secondo e così via…
NUMERO ISCRITTI
La griglia del WTCR 2019 prevede 26 iscritti a tutte le gare del campionato, ma gli organizzatori hanno allungato la lista ad un massimo di 32 per permettere fino a sei wildcard per gara di prendere il via a una delle tappe in calendario.