Il WRC torna in Europa per il 52° Vodafone Rally de Portugal, ad un mese dall’ultima gara iridata. Tornando indietro all’ultima prova del Mondiale Rally, sulle pesanti strade sterrate dell’Argentina abbiamo potuto finalmente apprezzare un Ott Tanak consistente, sempre veloce e vero mattatore di una gara in cui non ha avuto veri rivali, consegna inoltre il primo successo in stagione alla Toyota GAZOO Racing. Dopo un primo giorno all’attacco, il pilota estone ha dovuto gestire il gran margine acquisito durante le due tappe rimanenti. Al secondo posto ha chiuso Thierry Neuville che ha ammesso a fine gara di aver provato ad attaccare Tanak senza mai riuscire ad impensierirlo, mentre Dani Sordo è salito sul terzo gradino del podio, con Sebastien Ogier subito dietro.
LA STORIA – Il Rally del Portogallo nacque nel 1967 e diventò prova valida per il Mondiale Rally soltanto sette stagioni dopo. Inizialmente si sviluppò su un fondo misto asfalto-terra, per poi diventare una delle prove classiche del campionato su fondo argilloso e polveroso.
Nel corso degli anni’70 e soprattutto ’80, il Portogallo era noto per gli spettatori in piedi sulla carreggiata proprio mentre transitavano le auto. Proprio per questo motivo nel 1986 si verificò un investimento di alcuni spettatori da parte di una vettura concorrente.
Nella prima parte del Rally, durante la prova speciale “Lagoa Azul”, Joaquim Santos giunse troppo largo in una curva. Il portoghese riuscì ad evitare la folla all’esterno della curva, ma non fu in grado di evitare altre persone posizionate sul lato opposto. Accadde così la tragedia: uscita di strada, la vettura precipitò a destra in mezzo alla folla, uccidendo tre persone e ferendone altre decine.
Le ultime cinque edizioni del Rally del Portogallo si sono svolte sotto la pioggia battente. Nel 2002, invece, la tappa non si disputò e fu sostituita dal Rally di Germania. Nel 2005, gli organizzatori portoghesi annunciarono l’intenzione di rientrare nel WRC, questa volta cambiando il percorso con una zona attorno all’Algarve. Si trattava di un percorso interamente imperniata su terreni ghiaiosi.
Nel 2006 fu una prova generale per il futuro inserimento come tappa del WRC 2007. Dopo un anno nell’Intercontinental Rally Challenge, il Rally del Portogallo fu restituito al calendario del WRC per la stagione 2009. Il percorso fu incentrato nei dintorni di Faro, capitale dell’Algarve, su strade collinari e tortuose, veloci con curve cieche e sezioni strette e la caratteristica terra rossa che caratterizza le prove di quel territorio.
Il pilota con più successi in gara è Markku Alen, a pari merito con l’attuale pilota ancora in attività più vincente ovvero Sebastien Ogier con cinque vittorie all’attivo.
LA MAPPA – Anche quest’anno l’organizzatore ha confermato che saranno gli sterrati del nord del Paese ad ospitare la gara. La Tappa lusitana prevede 358,19 chilometri cronometrati suddivisi in 20 speciali che rispecchiano lo schema delle ultime tre edizioni, in particolare dell’ultima. L’inizio è fissato per giovedì alle ore 7.30, con lo shakedown di Paredes di 4,60 chilometri, mentre in serata alle 19.03 ci si sposterà a Lousada per la super speciale di apertura di 3,36 chilometri.
La prima tappa di venerdì è ambientata a nord di Oporto, verso il confine con la Galizia, ed è molto simile a quelle degli ultimi tre anni. Ci saranno 148,66 chilometri cronometrati suddivisi in 8 prove speciali, con i crono ripetuti due volte di Viana do Castelo (26,73 km), Caminha (18,11 km) e soprattutto di Ponte de Lima (27,54 km), dove due anni fa prese fuoco la Hyundai di Paddon, a cui seguiranno in serata i due passaggi su una nuova speciale cittadina a Braga (1,95 km).
Stesso canovaccio anche per la seconda tappa di sabato ad est di Oporto, composta da altre 6 speciali per ulteriori 154,64 chilometri cronometrati. Avremo le speciali ripetute due volte di Vieira di Minho (17,50 km), Cabeceiras de Basto (22,22 km) e Amarante (37,60 km).
Infine domenica la tappa finale di 51,53 chilometri cronometrati, con due passaggi a Montim (8,64 km) uno a Luilhas (11,89) ed infine i due crono nella storica speciale di Fafe (11,18 km), che nel secondo passaggio ospiterà la Power Stage.
ORARI TV – In questo appuntamento saranno ben sei le prove speciali trasmesse in diretta. La prima sarà la numero 4, live venerdì mattina in esclusiva sul sito RedBull.TV che inoltre offrirà il recap della giornata al termine dell’ultima prova. Sky Sport Plus e Fox Sports si alterneranno per la diretta delle altre cinque, tra cui la Power Stage di domenica.