Come tradizione il Mondiale Superbike riparte da Phillip Island, storico tracciato australiano inserito in calendario per la prima volta nel 1990.

Il circuito sulle rive dell’oceano aprirà per la decima volta il campionato delle derivate dalla serie, e sin dal primo appuntamento fornirà un dato statistico di rilievo, in quanto in 17 delle 30 edizioni del Mondiale Superbike, il pilota che ha vinto il round di apertura si è poi assicurato il titolo iridato. Non per niente il favoritismo Jonathan Rea ha conquistato gli ultimi tre appuntamenti. L’alfiere del Kawasaki Racing Team è recordman anche della pole position, stabilita lo scorso anno in 1’29.573 alla ragguardevole media di 178.647 km/h.

L’impegnativo ed affascinante tracciato australiano detiene anche il record del minor distacco tra primo e secondo classificato: per appena 4 millesimi di secondo Leon Haslam beffò Michel Fabrizio nel round di apertura del 2010.

Sebbene il rettilineo principale sia lungo solo 835 metri, con le sue 12 curve, 7 a sinistra e 5 a destra, il tracciato australiano è amato dalla maggior parte dei piloti, grazie a pieghe velocissime, come la “Doohan Corner”, e traiettorie da raccordare, come nel tratto che segue la curva “Siberia”.

Le due gare sui 4445 metri di Phillip Island si svolgeranno quando in Europa sarà notte fonda. I piloti affronteranno le canoniche due manche, una al sabato e l’altra alla domenica, sulla distanza dei 22 giri.