La IndyCar riaccende i motori dopo tre settimane di inattività in cui i protagonisti del campionato a stelle e strisce ci hanno lasciato con il riavvicinamento di Alexander Rossi alla vetta della classifica. I piloti della serie USA si apprestano ad affrontare quella che da diversi anni è l’unica trasferta extra confine del campionato, ovvero la gara di Toronto. In Canada si apre un trittico di tre gare consecutive, a cui seguiranno Iowa e Mid-Ohio, prima dell’ennesima pausa di tre settimane che precederà il finale di stagione.
Al momento si giunge in Ontario con Josef Newgarden e Alexander Rossi separati da appena sette punti a sette gare dalla conclusione della stagione. Simon Pagenaud ha perso il contatto con i primi due dopo le tappe del Texas e Road America in cui, il campione 2016, non ha ottenuto gli stessi risultati di chi lo precede. Ancora più impegnativa sarà la rimonta di Will Power e Scott Dixon separati ormai da circa un centinaio di punti dal battistrada.
Come detto si arriva in Canada per l’unica tappa extra-USA che però può vantare la presenza di James Hinchcliffe quale padrone di casa. Quest’anno non ci sarà Robert Wickens nell’altra vettura dello Schmidt Peterson, ma il pilota ex DTM sarà comunque uno dei protagonisti di questo week-end. Il canadese, infatti, scenderà in pista quale pilota della Safety Car durante i giri che precederanno la bandiera verde. Sarà al volante di una Acura NSX appositamente preparata per lui, che è ancora in fase di riabilitazione dopo il terribile incidente della passata stagione.
EXHIBITION PLACE – La pista di Toronto è lunga solamente 1.749 miglia (2.815 km, ndr), e i piloti ci mettono poco tempo a completare un giro. Nonostante il tracciato sia molto breve, gli spunti per i sorpassi e le emozioni non mancano. Toronto si caratterizza per dei tratti di rettilineo piuttosto lunghi seguiti da violente staccate. Il tornante di curva 1 offre già una possibilità di sorpasso ai piloti più coraggiosi, ma è curva 3 il punto più importante del circuito, quello dove si può veramente fare la differenza in fase di attacco. La staccata è imponente, e il tratto di pista successivo è piuttosto stretto e non dà modo di contrattaccare a chi subisce una manovra offensiva. Anche l’accelerazione che porta in curva 8 può essere terreno fertile per le battaglie, ed è un punto molto critico in caso di gara bagnata a causa dello scarso drenaggio d’acqua.
ONBOARD LAP con JAMES HINCHCLIFFE
ALBO D’ORO – Nella principale città dello stato dell’Ontario si corre dal 1986 con la Champ Car, mentre la IndyCar proprio quest’anno festeggia il 10° anniversario dall’approdo a Toronto. In 33 anni ben 18 sono stati i piloti ad ottenere almeno un successo tra le strade dell’Exhibition Place. Chi però più di tutti ha dato il meglio di sé è stato Michael Andretti. Il pilota statunitense ha trionfato qui in sette delle sedici gare in cui ha partecipato. Tra i piloti attivi il primo a trionfare è stato Sebastien Bourdais nel 2004, quando ancora correva in Champ Car. Successo replicato dieci anni dopo in Gara 1. Meglio hanno fatto Will Power e Scott Dixon che contano invece tre successi a testa. Sulla tabella dei trionfatori compaiono i nomi di Josef Newgarden (2) e Ryan Hunter-Reay.
Nota particolare di questa gara: da quando la IndyCar è sbarcata a Toronto nessun pilota canadese ha ottenuto la vittoria. L’unico a trionfare in casa è stato Paul Tracy, il quale è salito sul gradino più alto del podio nel 1993 e nel 2003.
ORARI e STREAMING – Il via del Gran Premio di Toronto è fissato alle 21:30 (ora italiana) di domenica. A trasmettere la gara sarà DAZN che, con la sua piattaforma di streaming online, detiene i diritti del campionato fino al termine del 2020.