Dopo il rocambolesco Gran Premio di Germania, il Circus della Formula 1 torna di nuovo in pista per il dodicesimo round della stagione. All’Hungaroring, questo fine settimana si disputerà il Gran Premio d’Ungheria, ultimo appuntamento prima delle tradizionali ferie di agosto. Arriviamo da un’imprevedibile gara in cui tra Mercedes e Ferrari, che sembravano le favorite, a spuntarla è stato Max Verstappen. Podio per Sebastian Vettel, autore di un’incredibile rimonta dall’ultimo posto, e Daniil Kvyat che ha riportato la Toro Rosso tra i primi tre dopo 11 anni.
Nella lotta per il mondiale Lewis Hamilton ha guadagnato solo due punti su Valtteri Bottas, ritiratosi per un contatto contro le barriere a pochi giri dalla fine. L’inglese ha però sfruttato la penalità delle due Alfa Romeo per guadagnare qualcosa sul finlandese. Più interessante diventa la sfida per la seconda posizione con Max Verstappen ora a 21 punti da Bottas terzo, ma anche a 21 punti da Vettel quinto.
All’Hungaroring negli ultimi quattro anni la vittoria l’hanno conquistata solo Sebastian Vettel (negli anni dispari) e Lewis Hamilton (in quelli pari). Le caratteristiche del tracciato, però, non dovrebbero favorire la Ferrari, in difficoltà quando serve carico aerodinamico. La lotta per la vittoria quindi potrebbe essere una questione tra Mercedes e Red Bull. Il fattore caldo, molto conosciuto in questo evento, potrebbe però andare incontro alla SF90, dandole qualche minima chance.
HUNGARORING. Il toboga magiaro è il terzo circuito più corto dell’intero calendario della Formula 1. Si sviluppa su poco più di 4 km che regalano 70 giri di adrenalina. Si parte con il lungo rettilineo del traguardo seguito dalla secca staccata in curva 1, che porta ad affrontare la prima piega verso destra, luogo dei principali sorpassi in gara. Dopo un altro breve allungo, sede della seconda zona DRS, una lunga curva verso sinistra in discesa, anticipa una rapida svolta a destra che in salita porta alla conclusione del primo settore.
Pochi metri dopo la curva più difficile di tutto il tracciato. Una piega a sinistra, che si affronta a piena velocità, totalmente cieca, quindi trappola soprattutto in qualifica. Il settore centrale è sicuramente il più tortuoso con la sua serie di curve lente e continui cambi di direzione. Una parte molto tecnica in cui si può guadagnare molto, così come perdere un’eternità.
Il terzo settore inizia con un breve rettilineo al termine del quale si può creare qualche occasione di sorpasso, la curva a novanta gradi verso destra introduce poi al motodrom magiaro. Questo vede prima un tornante verso sinistra, seguito da quello verso destra che reimmette sul rettifilo dei box.
HISTORIC ONBOARD CAMERA con MICHAEL SCHUMACHER
PIRELLI. In Ungheria la Pirelli porta le mescole intermedie, replicando quanto fatto la scorsa settimana in Germania. Il compound più morbido resta quindi la C4, quello intermedio è la C3, mentre il più duro sarà la C2. La scelta del costruttore milanese rimane la medesima rispetto alla passata stagione, quando portò le UltraSoft (C4), le Soft (C3) e le Medium (C2).
Per quanto riguarda la scelta da parte dei team, Ferrari e Red Bull sono sicuramente le più aggressive. I due team hanno deciso di portare ben nove set su tredici di gomme soft. La Mercedes, al contrario, ha preferito sacrificare un set di gomme rosse, privilegiando quelle gialle medie. Il più conservativo di tutti è sicuramente Bottas che avrà ben quattro treni di gomme medie, nessuno come lui.
Per quanto riguarda gli altri team, i più aggressivi sono Renault, Alfa Romeo e Toro Rosso, i quali hanno deciso di optare per 10 treni di gomme morbide, con Ricciardo e Raikkonen che avranno a disposizione solo un set di medie, ma ben due di dure. Gomme dure snobbate da Red Bull che porterà esclusivamente quella obbligatoria da regolamento.
ALBO D’ORO. Il Re del Gran Premio d’Ungheria è sicuramente Lewis Hamilton il quale qui ha conquistato ben sei successi in dodici partecipazioni. Questo, insieme alla Cina e al Canada, è uno dei tracciati preferiti dall’inglese. Dietro di lui Michael Schumacher è staccato di due vittorie, dato che ne ha conquistate solo quattro. Tra i piloti attivi, chi vanta almeno un successo in terra magiara ci sono tre piloti.
Sebastian Vettel ha ottenuto ben due vittorie, entrambe con la Ferrari. Questo circuito per lui è rimasto un taboo per tutti gli anni in Red Bull, ma al primo tentativo con la Rossa, ha ottenuto il successo, poi dedicato a Jules Bianchi, scomparso pochi giorni prima. Daniel Ricciardo ha ottenuto qui il suo secondo trionfo in carriera, beffando Fernando Alonso a due giri dalla fine, nella gara del 2014. Quella poteva essere l’unica vittoria Ferrari in una stagione disarmante per Maranello, ma l’australiano, forte delle gomme meno usurate, ha avuto la meglio. Il terzo è Kimi Raikkonen, il quale ha trionfato qui nel 2005, quando ancora correva con i colori della McLaren-Mercedes.
McLaren che è il costruttore con più vittoria all’Hungaroring. Il team di Woking ha festeggiato in Ungheria per ben 11 volte, ma l’ultima di queste risale ormai al 2012, con Lewis Hamilton. Secondo posto a pari merito per la Ferrari e la Williams. Il team di Maranello ha raggiunto quello inglese, a quota 7, solo nel 2017, mentre a Grove aspettano una vittoria magiara ormai da 22 anni. Tre sono le vittorie ottenute da Mercedes, tutte con Lewis Hamilton, mentre le due di Red Bull sono divise tra il già citato Daniel Ricciardo e il suo connazionale Mark Webber.
TV e ORARI. Anche nel corso di questo Gran Premio, Sky trasmetterà in diretta esclusiva tutte le sessioni del week-end, mentre per quanto riguarda la visione sui canali in chiaro, TV8 manderà qualifiche e gara in differita a partire dalle ore 18:00.