L’attesa di quattro, estenuanti, mesi è finita. Il motomondiale è pronto a ripartire, come di consueto, dalla pista di Losail, a Doha, in Qatar, e si preannuncia più spettacolare che mai. Tanti i volti nuovi che fanno ingresso nelle tre rispettive classi, tanti quelli che cercheranno il riscatto dopo stagioni altalenanti. Tante le variabili in gioco. Proviamo a delineare il quadro della situazione.
MOTOGP – La situazione nella classe regina è decisamente criptica. Tanti piloti e tante moto, ad oggi, sono seri candidati per giocarsi la vittoria nella gara inaugurale della stagione. A partire dalla miglior moto dello scorso anno, ovvero Ducati. La casa di Borgo Panigale, assieme ai suoi due alfieri Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, ha fatto la voce grossa nei test di Sepang, per poi nascondersi con nonchalance in quelli di Losail. Ne sono però venuti fuori interessanti spunti sulla concretezza del passo gara, in particolare del ternano, al momento una spanna sopra gli altri e candidato numero uno, sulla carta, per la vittoria in Qatar. Mai sottovalutare Dovizioso, Losail-filo da sempre, e vincitore del round dello scorso anno.
Anche Honda non è messa male, nonostante le condizioni dei suoi piloti ufficiali non facciano fare salti di gioia. Infatti, nonostante i malanni di Marquez, Lorenzo e Crutchlow, le moto giapponesi si sono piazzate sempre piuttosto in alto durante i test. Marc Marquez, che peregrina incessantemente lungo il cammino verso la perfetta forma fisica, ha mostrato i muscoli nelle simulazioni di passo gara, facendo intendere di non poterlo escludere a priori dalla lotta per la vittoria. Nonostante uno scafoide ancora malmesso, Jorge Lorenzo ha tirato fuori gli artigli e ha piazzato un incoraggiantissimo quarto tempo nell’ultimo giorno di test, mostrando una rapida adattabilità alla nuova moto. Difficile però che possa lottare per la vittoria.
Yamaha ha recitato la parte della protagonista sul giro secco con Vinales, esibendosi in un crescendo dai test di Valencia sino a quelli di Losail. Anche se la pista qatariota è sempre stata una fedele alleata della casa di Iwata, con ben 8 successi su 15 edizioni, le M1 e i piloti sembrano essere a posto sia dal punto di vista del time attack che del passo gara. Maverick Vinales si è confermato, ancora una volta, re indiscusso dei test, abbandonando la testa della combinata solo per un giorno. Sarebbe da pazzi non includere il vincitore del 2017 nella lotta di vertice, a meno di una brutta partenza, vero tallone d’Achille del talento spagnolo. Per Valentino Rossi la situazione è leggermente più fumosa, a causa di qualche decimo mancante sul passo gara. Sul versante time attack le prestazioni si equivalgono al team mate, anche se solo la gara mostrerà le vere doti nascoste dei piloti più veloci al Mondo.
Infine Suzuki, l’outsider di lusso che, con Alex Rins, cerca un clamoroso colpaccio. La GSX-RR si è mostrata nettamente competitiva, permettendo a Rins di occupare stabilmente le posizioni di vertice, includendolo di diritto nei papabili vincitori del GP. Anche Joan Mir cercherà di non sfigurare al debutto, forte di un notevole passo gara mostrato negli ultimi test.
Ed infine i rookies, con Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo che hanno letteralmente dominato la scena, prendendosi la palma di miglior debuttante rispettivamente a Sepang e a Losail, relegando a comprimari Mir e, ancora più evidentemente, Oliveira. Aprilia cerca il riscatto, con due piloti validi come A. Espargaro e Iannone. KTM cerca il rilancio con Pol Espargaro e il nuovo arrivato Zarco. Insomma, ci sarà da divertirsi.
MOTO2 – In Moto2 la sfida si fa ardua e interessante. L’ingresso del nuovo motorista Triumph ha sparigliato le carte e azzerato le differenze, costringendo i piloti ad adattarsi a nuove moto, più potenti e concettualmente diverse da quelle dotate di motori Honda. Fra i tanti piloti a pari livello pronti a conquistare il gradino più alto del podio c’è sicuramente Sam Lowes. Il britannico, in sella alla Kalex del team Gresini, ha sostanzialmente dominato i test qatarioti, risultando molto veloce e proiettato verso la vittoria. Non sono stati da meno Gardner, Luthi, Schrotter, Marini, Binder e Di Giannantonio, che si sono divisi le posizioni di vertice nel corso della tre giorni. Non hanno sfigurato gli italiani, con i debuttanti Bastianini e Di Giannantonio subito molto in alto, mentre Bezzecchi ha dovuto faticare più del previsto. Il Campione del Mondo Moto3 in carica, Jorge Martin, è rimasto leggermente più attardato.
MOTO3 – Nella classe cadetta ha dominato la scena un ascolano, di ritorno nel motomondiale. Stiamo parlando di Romano Fenati, in sella alla Honda del team Snipers. Il #55 ha spazzato via le critiche e la concorrenza, risultando il più veloce del precampionato e il più serio candidato alla vittoria. Dietro di lui un bel filotto di italiani, composto da Arbolino, Dalla Porta, Antonelli, Foggia, tutti in lizza per le posizioni alte. Si è messo in mostra anche Canet, con la KTM del Max Racing Team, di proprietà di Max Biaggi, assieme a McPhee, Masaki e Suzuki.
IL CIRCUITO – Il circuito qatariota si trova non distante dalla capitale Doha ed è stato costruito nel 2003 in un solo anno da ben 1000 lavoratori, per un investimento di circa 58 milioni di euro. Il tracciato misura 5,38 chilometri, con un totale di 16 curve e il rettilineo più lungo che misura 1068 metri. Le vie di fuga sono in gran parte composte da erba artificiale per cercare di limitare l’afflusso di sabbia dal vicino deserto, che spesso rende la pista piuttosto sporca riducendone il grip. Il giro record risale al 2016 e appartiene a Jorge Lorenzo, all’epoca pilota della Yamaha, che fermò il cronometro sull’1’54″927.
Lo scorso anno a trionfare è stato Andrea Dovizioso, dopo una battaglia all’ultimo respiro con Marc Marquez, giunto secondo al traguardo. A completare il podio è stato Valentino Rossi, dopo una rimonta dall’ottava posizione in griglia. In Moto2 si è imposto Pecco Bagnaia, mentre in Moto3 Jorge Martin ha stracciato la concorrenza.
ALBO D’ORO – I più vincenti sul tracciato di Losail sono Casey Stoner e Jorge Lorenzo, entrambi con 5 vittorie a testa, seguiti da vicino da Valentino Rossi, a quota 4, e da un trio composto da Maverick Vinales, Marc Marquez e Nico Terol, appaiati a quota 2.
ORARI TV – Il Gran Premio sarà disponibile in diretta ed in esclusiva sulla piattaforma satellitare e digitale Sky, ai canali Sky Sport MotoGP HD e Sky Sport Uno HD; in chiaro, ma in differita, sul canale TV8.
VENERDI’ 8 MARZO
ore 11.50-12.30, Moto3, Prove libere 1, diretta
ore 12.45-13.25, Moto2, Prove libere 1, diretta
ore 13.40-14.25, MotoGP, Prove libere 1, diretta
ore 16.10-16.50, Moto3, Prove libere 2, diretta
ore 17.05-16.45, Moto2, Prove libere 2, diretta
ore 18.00-18.45, Moto GP, Prove libere 2, diretta
SABATO 9 MARZO
ore 11.25-12.05, Moto3, Prove libere 3, diretta
ore 12.20-13.00, Moto2, Prove libere 3, diretta
ore 13.15-14.00, MotoGP, Prove libere 3, diretta
ore 15.30-15.45, Moto3, Qualifica 1, diretta
ore 15.55-16.10, Moto3, Qualifica 2, diretta
ore 16.25-16.40, Moto2, Qualifica 1, diretta
ore 16.50-17.05, Moto2, Qualifica 2, diretta
ore 17.20-17.50, MotoGP, Prove libere 4, diretta
ore 18.00-18.15, MotoGP, Qualifica 1, diretta
ore 18.25-18.40, MotoGP, Qualifica 2, diretta
DOMENICA 10 MARZO (diretta anche su SKY Sport Uno/HD)
ore 12.40-13.00, Moto3, Warm Up, diretta
ore 13.10-13.30, Moto2, Warm Up, diretta
ore 13.40-14.00, MotoGP, Warm Up, diretta
ore 15.00, Moto3, Gara, diretta
ore 16.20, Moto2, Gara, diretta
ore 18.00, MotoGP, Gara, diretta
[TV8]
SABATO 9 MARZO
ore 19.00, Moto3, Moto2 e MotoGP, Qualifiche, sintesi
DOMENICA 10 MARZO
ore 18.00, Moto3, Gara, differita
ore 19.15, Moto2, Gara, differita
ore 21.00, MotoGP, Gara, differita
ON BOARD LAP – Il giro che è valso la pole position a Johann Zarco nel 2018 in 1.53:680, record assoluto della pista qatariota