Calcolare o dare tutto oltre il limite? La MotoGP arriva in Giappone per la sedicesima prova in campionato e il fine settimana al Twin Ring di Motegi sarà decisivo per la partita iridata. Marc Marquez è lanciato verso la conferma iridata e ancora una volta, la terza, il pilota Repsol Honda potrà chiudere i conti sulla pista di casa per HRC.
A fermarlo, in veste dell’eroe della costanza, Andrea Dovizioso. Il numero 4 della Ducati è colui che vinse nel 2017 sulla pista nipponico. Al secondo posto chiuse proprio Marquez per quello che è un duello che dura intatto da allora. Anche a Buriram infatti il successo si è giocato tra questi due piloti, tanto diversi ma ugualmente di successo. Il numero 93 Honda detta il passo in classifica generale con 271 punti, Dovizioso è a 194, l’impresa è ardua ma nulla è scritto.
Ducati potrà tornare ad avere un attacco a due punte con il rientro di Jorge Lorenzo. Il maiorchino, fuori gara al Chang International Circuit dopo la caduta nelle libere, potrebbe recuperare la condizione in vista della gara che apre il triplete d’Asia (tre settimane di GP senza alcuna pausa).
Nel 2017 interpretò una prova maiuscola Danilo Petrucci. Il pilota Alma Pramac Racing potrebbe ancora essere tra quelli che si giocheranno la vittoria e la finitura nelle posizioni che contano. Il ternano è impegnato nella sfida a tre per essere il miglior corridore satellite della stagione. Un risultato importante potrebbe fargli prendere la testa del campionato nel campionato mettendosi alle spalle Cal Crutchlow (LCR Honda) e Johann Zarco (Tech3).
In casa Yamaha, Valentino Rossi e Maverick Viñales sembrano aver trovato la competitività tanto attesa, delle volte dimostrata ma mai costante da oltre una stagione e mezza. Il Giappone potrebbe essere la prova del nove per i due piloti di Irata che a Buriram sono tornati a lottare per il podio.
Da assegnare c’è anche il titolo di miglior esordiente. In corsa Franco Morbidelli (EG 0,0 Marc VDS) e Hafizh Syahrin (Tech3): 33 punti contro 28. Definitivamente fuori da questa lotta Takaaki Nakagami (LCR Honda). Il nipponico però potrà far bene sulla pista di casa e nel fine settimana a Motegi potrebbe essere annunciato il suo proseguo nella massima serie.
MOTO2 – Francesco Bagnaia e Miguel Oliveira hanno impresso un ritmo alla corsa iridata della categoria mediana insostenibile. In apertura del triplete asiatico, il pilota dello Sky Racing Team VR46 svetta sul portoghese di 26 punti (204 contro 178). Brad Binder (Red Bull KTM Ajo), collega di box di Oliveira paga un pesante ritardo di 90 punti e i giochi, almeno per le possibilità di vincere il titolo.
Si corre in Giappone, terra di duelli e tradizione motociclistica dove nel 2017 la gara della media cilindrata andò ad Alex Marquez (EG 0,0 Marc VDS), ma Pecco fece bene chiudendo come primo fuori dal podio. Il pilota della VR46 Riders Academy potrà fare un altro passo decisivo verso il titolo iridato?
Nella lotta per le migliori posizioni in classifica generale proverà ad inserirsi Lorenzo Baldassarri. Il portacolori del team Pons HP40 vuole rifarsi dopo l’uscita di scena anticipata della gara in Thailandia.
La prova a Buriram è stata una pietra miliare del motociclismo italiano e a segare il record delle 800 vittorie tricolori è stato proprio Bagnaia ma a podio è finito ancora una volta Luca Marini, suo compagno di squadra. Il giovane pilota dello Sky Racing Team VR46 è pronto per raccogliere l’eredità di Pecco, in partenza per la MotoGP. Prima del finale di stagione, il numero 10 raggiungerà quel successo più volte sfiorato?
MOTO3 – Il primo GP della categoria leggera a Buriram si è chiuso con la vittoria di Fabio Di Giannantonio. Il portacolori del team Del Conca Gresini ha rubato la scena allo scontro di alta classifica tra il compagno di squadra Jorge Martin e Marco Bezzecchi (PrüstelGP). Per i due pretendenti al titolo iridato la gara thailandese è stata non facile. A festeggiare, dopo la bandiera a scacchi, anche Lorenzo Dalla Porta (Leopard Racing) e Dennis Foggia. Per il rookie dello Sky Racing Team VR46 il primo podio iridato e un finale di stagione dove potrà confermarsi tra i migliori.
In Moto3 è stata una tripletta tricolore che ha dato il là alla domenica storica per il motociclismo italiano, con il numero 21 che ha messo a segno il successo numero 799 (a Pecco Bagnaia poi il numero 800) ma che ha visto Bezzecchi cedere il passo in classifica iridata a Martin, non al massimo della forma fisica ma che ha chiuso la gara con 13 punti fondamentali. Nulla è deciso, si vola in Giappone e il duello della Moto3 vivrà un altro capitolo tutto da seguire.
Proprio al Twin Ring Motegi, nel 2017, il Bez raccolse il suo primo podio in Moto3. Da allora il numero 12 è diventato uno dei protagonisti di punta della classe leggera con oggi all’attivo due vittorie e altri sei podi, ma nel fine settimana thailandese ha raccolto poco o nulla dopo essere stato coinvolto in un incidente con Enea Bastianini (Leopard Racing). Bezzecchi non ha quindi potuto sfruttare la gara non facile dell’avversario dal quale ora dista 26 punti. Non molti a dire la verità, in un competizione dove tutto può succedere e che conta ancora quattro gare prima della fine.
Se Bastianini, dopo lo zero a Buriram, sembra tagliato fuori dalla lotta iridata, in piena contesa per il titolo entra il numero 21 deciso a confermarsi sul gradino più alto del podio per la terza volta in questa stagione. Il Diggia paga un ritardo di 29 punti in classifica generale dal collega di box ma sono solo tre le lunghezze che adesso lo separano da Bezzecchi.
IL CIRCUITO
ALBO D’ORO
MICHELIN – Pioggia e sfide epiche, il Motomondiale è in Giappone. Il campionato del mondo è pronto per la trasferta al Twin Ring Motegi e il fornitore unico metterà a disposizione delle gomme atte a fronteggiare l’impegnativa sfida nipponica. Pista dalla grandi frenata ed accelerazioni, quella di Motegi sarà una sfida non facile non solo per l’asfalto abrasivo ma anche dal punto di vista del meteo. Spesso il Gran Premio del Sol Levante è caratterizzato dalla precipitazione che rendono le gare della classe regina ancora più incerte e combattute, come quella del 2017.
Per i 4800 metri del Twin Ring Motegi, i piloti della classe regina potranno contare sulle solite tra mescole da asciutto: Hard, Medium e Soft con le posteriori asimmetriche a spalla destra rinforzata per fronteggiare al meglio il disegno composto da otto curve a destra e sei a sinistra. Per la pioggia, invece, sono previste coperture morbide e medie, con le posteriori a spalla destra rinforzata.
“Il Giappone è il via di tre appuntamenti molto importanti per noi. Motegi è una pista fatta di brusche frenata e grandi ripartenze, quindi è richiesta una grande stabilità delle gomme, specialmente di quelle anteriori. Ma anche la gomma posteriore deve avere prestazioni ottimali, in modo da far trasmettere sull’asfalto la maggior potenza possibile” ha spiegato Piero Taramasso, direttore Michelin Motorsport divisione due ruote.
ORARI TV