Dov’eravamo rimasti? Ah sì, allo stupendo ritorno alla vittoria di Maverick Vinales; alla “umanizzazione” di Marc Marquez; allo stoico podio di Fabio Quartararo; alle difficoltà di Ducati; all’ennesimo tonfo di Valentino Rossi; all’ecatombe in Moto2; alla doppietta italiana Arbolino-Dalla Porta in Moto3. Questi i punti chiave che dovranno essere sviscerati, e dai quali dovremo ripartire per il prossimo Gran Premio, quello del Sachsenring. Delineiamo il quadro della situazione.
MOTOGP – Il weekend olandese ci ha offerto un panorama fin’ora inedito: Marc Marquez mai in testa in ogni singola sessione. Un evento piuttosto raro, del quale ne ha beneficiato domenica, alla grande, Maverick Vinales. Il #12 di casa Yamaha ha stupito tutti per fluidità, aggressività e concretezza. Un gradito, graditissimo ritorno. Ora sguardo puntato al Sachsenring, pista adatta per il suo stile di guida, dove lo scorso anno ottenne un terzo posto in rimonta.
Chi al Sachsenring trova agilmente pane per i suoi denti è sicuramente Marc Marquez, recordman della pista sinistrorsa. Il Cabroncito non ha brillato nel fine settimana di Assen, limitando i danni e concludendo comunque sul podio, in seconda posizione. Al suo fianco, grande occasione per l’idolo di casa Stefan Bradl, in sostituzione del lungodegente Jorge Lorenzo. Chi ha gioito, seppur dolorante, in Olanda, è Fabio Quartararo. Terzo podio e seconda pole, un bottino oltre ogni aspettativa. Ora il Sachsenring, pista dove lo scorso anno non impressionò, chiudendo in una modesta 9° piazza.
Deve sicuramente affilare i denti Valentino Rossi, dopo un filotto impietoso di tre ritiri consecutivi. Storicamente, la pista tedesca ha sempre regalato gioie al pilota Yamaha, che proprio lo scorso anno, con una Yamaha indecifrabile, ottenne un prestigioso secondo posto. Apparentemente più arduo il riscatto per Andrea Dovizioso. Il pilota Ducati, e la stessa moto di Borgo Panigale, non hanno mai riscosso grandi successi, a causa delle caratteristiche del tracciato, votate alla percorrenza di curva. La caccia a Marquez rimane, in ogni caso, aperta.
MOTO2 – La classe di mezzo riparte dalla vittoria di Augusto Fernandez, abile a sportellare a destra e manca e approfittare della caduta degli dei innanzi a sé. Lo scorso anno il Sachsenring non fu così tanto clemente con lui: una 15° posizione a margine della zona punti. In casa Pons dovrà necessariamente rinsavirsi Lorenzo Baldassarri, sciupone a buttar via nella ghiaia la vittoria, nel corso dell’ultimo giro ad Assen. Anche per lui il Sachsenring non gli ha di certo riso lo scorso anno: ritiro e zero punti in cascina.
Anche Alex Marquez dovrà riprendersi dallo zero di Assen. Il leader del Mondiale, reduce da 3 vittorie consecutive, potrà rifarsi in Germania, dove però lo scorso anno ottenne un misero 13° posto alle spalle del futuro Campione del Mondo Pecco Bagnaia. Infine, occasione ghiotta per Luca Marini. L’italiano, dopo un podio insperato in Olanda, cercherà di replicare la splendida prestazione dello scorso anno, dove colse il suo primo podio in carriera nel motomondiale.
MOTO3 – Nella classe cadetta, gli equilibri giocano ora a favore dell’Italia. Tony Arbolino e Lorenzo Dalla Porta, infatti, hanno rubato la scena ad Aron Canet, sprofondato giù in 12° posizione, “leaderando” la gara olandese e rilanciandosi anche in ottica Mondiale: Lorenzo è infatti ora a soli 7 punti Canet. Al Sachsenring lo storico non è entusiasmante: 13° Arbolino, 17° Dalla Porta lo scorso anno.
L’altra stella di giornata, Jakub Kornfeil, 3° al traguardo, può sperare di continuare su un trend positivo: lo scorso anno fu 7°. Occasione di rivincita anche per gli altri italiani: i vari Antonelli, Foggia, Fenati, Migno e Vietti dovranno fare il salto di qualità deicisivo: il migliore di loro, lo scorso anno, fu Migno, 12°
MOTOE – In occasione del weekend tedesco, comincia finalmente l’era della MotoE! La neonata classe completamente elettrica del motomondiale, nonostante qualche “focoso” incidente di percorso nel corso degli scorsi mesi, che ha portato all’annullamento di due eventi (Jerez e Le Mans), è pronta finalmente a comiciare la sua avventura. Due sessioni di prove libere al venerdì, una qualifica in pieno stile “Superpole” al sabato e una gara di circa 10 giri alla domenica mattina. Tanti i nomi celebri e papabili candidati alla vittoria: da Alex de Angelis, Lorenzo Savadori, Niccolo Canepa, Nico Terol, Xavier Simeon, Mike Di Meglio; a sorprese come Maria Herrera, Niki Tuuli e Hector Garzo; a una vecchia gloria del motomondiale, nientepopodimeno che Sete Gibernau.
ONBOARD LAP – Un giro di pista in sella ad una “vecchia” 500cc.
IL CIRCUITO – Inaugurato nel marzo 1996, il nuovo tracciato del Sachsenring ha subito continue variazioni nella parte che precedeva il traguardo e che era realizzata appositamente per la gara utilizzando la viabilità ordinaria (1998: rimozione della chicane posta subito prima del traguardo / 2000: rettifica del rettilineo del traguardo – con aggiunta di una chicane diversa e anticipata – e modifica del rettilineo “retro-box” e della “curva 11” che vi si immetteva), con le ultime modifiche importanti apportate nel 2001 che hanno portato alla realizzazione del ripidissimo rettilineo in discesa che porta alla Sachsenkurve, del successivo rettilineo in salita e di una nuova ultima curva in ripida salita (la nuova Queckenberg Kurve) che si rifà alla vecchia Queckenberg Kurve attualmente fuori dall’impianto e restituita alla viabilità ordinaria.
Il circuito viene percorso in senso antiorario e presenta 10 curve a sinistra e 4 curve a destra con un solo rettilineo di una certa importanza, quello dove si trova la linea del traguardo, della lunghezza di circa 800 metri. La media sul giro della classe regina del Motomondiale si aggira intorno ai 160 km/h. Il circuito attuale (versione 2003, accorciato di una trentina di metri rispetto al 2001 con la modifica della curva Castrol-Omega). Con i suoi 3671 metri di lunghezza è il più corto tra quelli dove si corre il Motomondiale.
LA PAROLA A MICHELIN – “Questo sarà un weekend molto impegnativo per tutti alla Michelin visto che abbiamo la prima gara della MotoE insieme alla MotoGP. Per quanto riguarda la MotoGP, conosciamo i requisiti di questo tracciato, è breve ed è anche uno dei più lenti dell’anno, ma è molto duro sul lato sinistro del pneumatico. Avremo un compound specifico in Germania per far fronte a questo. È una delle piste in cui non sai mai cosa aspettarsi e tutto può cambiare rapidamente, quindi dobbiamo avere una gamma di pneumatici che funzionino in tutte le condizioni. Sarà molto interessante vedere la prima gara della MotoE, abbiamo fatto molti test e sviluppato una gamma di pneumatici specificamente adatti a queste moto, quindi è giunto il momento di vederli in pista. Michelin è lieta di partecipare a questa nuova sfida come partner tecnologico“.
ORARI TV – Il Gran Premio sarà disponibile in diretta ed in esclusiva sulla piattaforma satellitare e digitale Sky, ai canali Sky Sport MotoGP HD e Sky Sport Uno HD; in chiaro, in differita, sul canale TV8