Dopo una prima gara dal finale rocambolesco, che ha visto trionfare Sebastian Vettel grazie a una strategia vincente della Ferrari ai danni di Lewis Hamilton che ha sfruttato alla perfezione il regime di Virtual Safety Car (causato dallo stop della Haas di Grosjean subito dopo curva 2, ndr), la Formula 1 approda in Bahrain per il secondo appuntamento della stagione 2018.
A Sakhir, pista su cui si corre dal 2004 (esclusa l’edizione annullata del 2011 per via di controversie politiche nel Paese, ndr), il Cavallino arriva forte sia del primato in entrambe le classifiche iridate sia del successo della passata stagione sempre con Vettel, mentre la Mercedes cerca il riscatto dopo la delusione dell’Albert Park nonostante una monoposto nettamente superiore alla concorrenza. Anche la Red Bull, che in Australia ha raccolto decisamente poco rispetto alle aspettative della vigilia, vorrà dimostrare di essere in grado di lottare per il Mondiale fin dalle prime battute del campionato sia con Daniel Ricciardo che con Max Verstappen.
Interessante sarà anche la lotta a centro gruppo, con la Haas che ha dimostrato un potenziale molto alto della sua VF-18 nonostante il doppio ritiro nella prima gara dell’anno per via di un problema al pit stop di entrambi i piloti, e McLaren e Renault pronte a inseguire.
LA PISTA – Il Bahrain International Circuit si trova alla periferia della capitale Manama e rientra nel gruppo delle piste di nuova generazione, disegnate dall’architetto tedesco Hermann Tilke. La particolare collocazione nel bel mezzo del deserto è causa del deposito di sabbia sull’asfalto, che lo rende sporco e ne riduce il grip. Per cercare di limitare questo problema, gli organizzatori utilizzano solitamente dello spray adesivo per trattare le superfici sabbiose immediatamente adiacenti al circuito.
Oltre alla configurazione “Gran Premio”, il circuito di Sakhir prevede altri cinque layout a disposizione. Nel 2010 infatti, per celebrare il 60° anniversario della Formula 1, venne utilizzata la configurazione “Endurance”, che prevede l’inserimento di un complesso di curve subito dopo l’attuale curva 4 con il conseguente allungamento della lunghezza totale del tracciato fino a 6,299 chilometri. Dal 2014, anno della decima edizione dell’evento, l’impianto è stato dotato di un sistema di illuminazione artificiale che ha permesso alla Formula 1 (e anche ad altre categorie) di correre in notturna.
HISTORIC ON BOARD LAP
ALBO D’ORO
PIRELLI – Per la gara in Bahrain la Pirelli ha scelto le mescole P Zero White Medium, P Zero Yellow Soft e P Zero Red Supersoft. Il comportamento degli pneumatici Medium 2018 è già noto ai team, in quanto la mescola utilizzata quest’anno equivale a quella Soft 2017. In Bahrain debutta il programma Pirelli Hot Laps: diverse sessioni in cui piloti di Formula 1 (e non solo) porteranno in pista le più affascinanti supercar equipaggiate con pneumatici Pirelli P Zero stradali.
“La gara in Bahrain propone sfide molto diverse rispetto all’Australia, anche se entrambi i tracciati sono stop-&-go, dove contano molto i carichi longitudinali e i pneumatici posteriori sono i più sollecitati – ha detto Mario Isola, responsabile di Pirelli Car Racing – La strategia dovrebbe essere su più soste, a causa dell’asfalto abrasivo, del degrado termico e della gamma 2018 più morbida rispetto al 2017, quando sul circuito di Sakhir si è vista un’ampia varietà di tattiche. La temperatura asfalto si abbassa notevolmente nel corso del Gran Premio: ciò significa che i Team devono ancora più del solito raccogliere il maggior numero di dati possibili durante le sessioni di prove più rappresentative per le condizioni che troveranno poi in gara”.
PRESSIONI MINIME ALLA PARTENZA (SLICK)
CAMBER MASSIMO
SET A DISPOSIZIONE PER L’INTERO WEEKEND
Medium | Soft | Supersoft | |||||||
44 Lewis HAMILTON | 2 | 4 | 7 | ||||||
77 Valtteri BOTTAS | 1 | 5 | 7 | ||||||
5 Sebastian VETTEL | 2 | 4 | 7 | ||||||
7 Kimi RAIKKONEN | 2 | 4 | 7 | ||||||
3 Daniel RICCIARDO | 2 | 4 | 7 | ||||||
33 Max VERSTAPPEN | 2 | 4 | 7 | ||||||
11 Sergio PEREZ | 2 | 3 | 8 | ||||||
31 Esteban OCON | 2 | 3 | 8 | ||||||
18 Lance STROLL | 1 | 5 | 7 | ||||||
35 Sergey SIROTKIN | 2 | 4 | 7 | ||||||
55 Carlos SAINZ | 2 | 3 | 8 | ||||||
27 Nico HULKENBERG | 2 | 3 | 8 | ||||||
10 Pierre GASLY | 1 | 5 | 7 | ||||||
28 Brendon HARTLEY | 2 | 4 | 7 | ||||||
8 Romain GROSJEAN | 2 | 3 | 8 | ||||||
20 Kevin MAGNUSSEN | 1 | 4 | 8 | ||||||
14 Fernando ALONSO | 1 | 3 | 9 | ||||||
2 Stoffel VANDOORNE | 1 | 3 | 9 | ||||||
9 Marcus ERICSSON | 3 | 3 | 7 | ||||||
16 Charles LECLERC | 2 | 4 | 7 |
FORMULA 2 – Questo weekend a Sakhir inizierà ufficialmente anche il campionato FIA 2018 di Formula 2. Saranno tante le novità di quest’anno, a partire dalla nuova monoposto firmata Dallara, con un’aerodinamica che si rifà molto alle attuali Formula 1 incluso l’Halo – fortemente voluto dalla FIA in tutte le competizioni internazionali a ruote scoperte che portano la sua denominazione – e un nuovo motore turbocompresso (vedi FotoGallery).
I PILOTI – Sono tanti i nuovi piloti che debutteranno nella serie cadetta e che bisognerà tenere d’occhio anche nell’ottica di un possibile salto in Formula 1 nei prossimi anni. La ART Grand Prix, per esempio, ha promosso il campione in carica della GP3 George Russell, che sarà affiancato dal suo ex compagno di squadra Jack Aitken, rispettivamente membri del Mercedes Junior Programme e della Renault Sport Academy.
Sarà al via della nuova stagione con la Carlin (scuderia che ritorna in Formula 2 dopo un anno di assenza, ndr) anche il campione europeo di Formula 3 Lando Norris, già annunciato terzo pilota della McLaren al posto di Jenson Button dal 2018, su cui la scuderia di Woking ha dimostrato di voler puntare tanto.
Fari puntati anche sul nuovo team Charouz Racing System, che ha stretto un importante accordo di collaborazione con la Ferrari Driver Academy per far correre i giovani talenti della scuderia di Maranello, il calabrese Antonio Fuoco e lo svizzero Louis Deletraz.
Sarà molto interessante vedere come si comporterà la Prema con i suoi nuovi piloti Sean Gelael e Nyck De Vries, con l’olandese che avrebbe un posto assicurato in Formula 1 in caso di vittoria del campionato secondo la promessa fattagli dall’amministratore delegato della McLaren Zak Brown. Non possiamo nemmeno dimenticare il secondo italiano in griglia, Luca Ghiotto, che quest’anno è passato dalla Russian Time (con cui ha vinto il titolo a squadre lo scorso anno, ndr) alla Campos Racing, dove sarà affiancato dall’esordiente israeliano Roy Nissany, protagonista delle ultime due edizioni delle World Series Formula V8 3.5.
La seconda scuderia italiana impegnata in Formula 2 è la Trident, che quest’anno ha deciso di stringere una collaborazione con la Haas sulla falsariga della Charouz schierando entrambi i piloti di sviluppo della scuderia americana, Santino Ferrucci (già presente in F2 nella seconda parte del 2017, ndr) e l’indiano Arjun Maini, protagonista lo scorso anno in GP3 Series con la Jenzer Motorsport.
ORARI TV – Come per il primo appuntamento in Australia, anche tutte le sessioni del Gran Premio del Bahrain saranno visibili esclusivamente sul canale satellitare Sky Sport F1, mentre qualifiche e gara potranno essere viste in chiaro, ma in differita, su TV8.
GIOVEDÌ 5 APRILE
14:00 – CONFERENZA STAMPA PILOTI (Piloti convocati)
VENERDÌ 6 APRILE
10:30 – F2: PROVE LIBERE
13:00 – PROVE LIBERE 1
17:00 – PROVE LIBERE 2
19:00 – F2: QUALIFICHE
19:45 – CONFERENZA STAMPA TEAM (Team principal convocati)
SABATO 7 APRILE
12:10 – F2: FEATURE RACE
14:00 – PROVE LIBERE 3
17:00 – QUALIFICHE (23:00 differita TV8)
DOMENICA 8 APRILE
13:15 – F2: SPRINT RACE
17:10 – GP BAHRAIN (21:00 differita TV8)