Questo fine settimana la Formula 1 tornerà nel Vecchio Continente per iniziare la fase europea della stagione 2019. Dopo le parentesi di Australia, Bahrain e Cina in cui a dominare è stata la Mercedes che ha conquistato tre doppiette su tre, il Circuts approda nella regione del Caucaso, per la precisione in Azerbaijan. Qui la Ferrari è chiamata a rispondere a quanto mostrato dai tedeschi in apertura di stagione, per evitare di complicare ancora di più una stagione partita in netto contrasto rispetto alle aspettative. Si approda a Baku con Lewis Hamilton fresco vincitore del 1000° GP della storia, con il quale si è appropriato anche della momentanea leadership in campionato, staccando di sei punti il team mate Valtteri Bottas. Più staccato è il gruppo formato da Verstappen e il duo-Ferrari, che paga circa 30 punti dall’inglese.
BAKU STREET CIRCUIT – Il circuito cittadino di Baku si snoda tra le strade moderne e quelle della città antica della capitale azera. Un tracciato di 6 km che lo rende il secondo più lungo in calendario. Grazie al lungo rettilineo di 2.2 km è però che vanta la maggior durata con il piede schiacciato sull’acceleratore. Quello di Baku è un circuito dalla doppia faccia. Se infatti il primo e il terzo settore sono composti esclusivamente da lunghi rettilinei e curve a 90°, quello centrale è tutto fuorché semplice. I piloti infatti devono affiancare le storiche mura della Capitale, transitando anche dal punto più stretto del mondiale, situato in curva 8 e largo appena 7.6 metri.
ONBOARD LAP con VALTTERI BOTTAS (2018)
PIRELLI – Per questa gara la casa fornitrice di pneumatici milanese ha deciso di optare per la stessa scelta di gomme vista anche due settimane fa in Cina, così come ad inizio stagione in Australia. La scelta è quindi di portare la mescola C4 come gomma più morbida (banda rossa), la C3 come mescola intermedia (banda gialla) e la C2 come opzione più dura (banda bianca).
Essendo un circuito cittadino i team hanno quasi completamente scartato le gomme più dure portando esclusivamente il set imposto da regolamento, ad eccezione di Ricciardo, Raikkonen, Kvyat e Russell che usufruiranno di un secondo set. Per quanto riguarda la selezione delle C4 morbide e delle C3 medie, la più aggressiva tra i top team è sicuramente Red Bull che per entrambi i piloti disporrà di 9 set di gomme rosse e solo tre di gomme gialle. Al contrario la più conservativa è stata la Ferrari con 7 set di C4 ben 5 di C3. In mezzo si è posta la Mercedes con 8 treni di morbide e 4 di medie.. Per quanto riguarda gli altri costruttori McLaren, Renault e Racing Point sono i più aggressivi in assoluto con ben 10 set di gomme morbide.
ALBO D’ORO – Nelle due precedenti edizioni del Gran Premio d’Azerbaijan (tre se contiamo anche il GP d’Europa del 2016, ndr) nessuno è riuscito ad ottenere più di un successo, ma dato ancora più particolare è il fatto che nessuno sia ancora riuscito a salire sul podio una seconda volta, ad esclusione di Sergio Perez. Il messicano ha infatti ottenuto il terzo gradino del podio sia nella gara europea del 2016 che in quella azera della passata stagione. Tra i vincitori si conta un successo a testa per Nico Rosberg (2016), Daniel Ricciardo (2017) e Lewis Hamilton (2018). Questo vuol dire che per quanto riguarda i team c’è una doppia vittoria per Mercedes, mentre solo una per Red Bull. A podio, oltre ai tre precedentemente citati, figurano Vettel (2016), Stroll e Bottas (2017) e Raikkonen (2018). Il team con più podi è Mercedes a quota 3, quindi Ferrari e Force India con 2 e infine Williams e Red Bull con un solo podio.
ORARI TV – Così come nei precedenti, anche in occasione del Gran Premio di Azerbaijan tutto il week-end sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky Sport, mentre per quanto concerne la visione in chiaro, questa verrà offerta da TV8 in differita.