La Verizon IndyCar Series ha appena disputato la gara più importante dell’anno, la 500 Miglia di Indianapolis, ma è ben lungi dall’allentare l’azione. La serie americana non lascia, ma raddoppia. In questo weekend la IndyCar tornerà in pista a Detroit sul circuito cittadino di Belle Isle per correre ben due gare in un unico weekend. L’evento di Detroit è infatti un double header, e prevede che si disputi una gara il sabato e una alla domenica, con due qualifiche distinte che determineranno la griglia di partenza dei rispettivi eventi. Questo è il grande elemento che caratterizza Detroit nel calendario della IndyCar: la categoria a stelle e strisce corre solamente a Belle Isle due gran premi nello stesso weekend.
IL CIRCUITO – Detroit ha abbracciato per la prima volta le gare della CART nel 1989, ospitando una gara al Ranaissance Center, sempre a Belle Isle ma su una layout differente rispetto a quello attuale. Nel 1992 la CART ha cambiato location, spostandosi sull’attuale tracciato cittadino di Belle Isle, sebbene leggermente più lungo e tortuoso di quello utilizzato al giorno d’oggi, introdotto per la prima volta nel 1998. L’attuale circuito di Belle Isle misura 2,346 miglia (3,77 km, ndr) ed è composto da quattordici curve. La prima parte è abbastanza veloce, con una chicane che porta su un rettilineo molto lungo, principale punto di sorpasso del tracciato. Al termine del rettifilo di Central Ave c’è una staccata violenta, seguita da una serie di curve a 90 gradi che portano su un altro tratto molto veloce, terreno fertile per chi vuole sferrare un attacco. Il terzo settore della pista è formato da curve abbastanza lente, a parte curva 14, dove i piloti girano a destra a circa 220 km/h per immettersi sul traguardo.
COSI’ ANDO’ NEL 2017 – L’anno scorso a recitare la parte del leone fu Graham Rahal, che si aggiudicò entrambe le gare disputate. Il pilota americano vinse gara 1 dominando la corsa dopo essere partito dalla pole grazie a una penalità inflitta a Castroneves. Alle sue spalle un grandissimo Dixon, reduce da un terribile incidente alla 500 Miglia di Indianapolis. Nel secondo round il figlio d’arte ha dovuto sudare di più nella prima parte della corsa, restando alle spalle di Sato. La decisione di ritardare il pit stop di un giro si è rivelata fondamentale: Rahal è tornato in pista davanti al vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, e da lì in poi non ha più mollato la leadership, soffrendo solo nel finale a causa di una bandiera rossa arrivata a tre giri dalla fine.
STATISTICHE – Il team che si è aggiudicato più vittorie a Detroit è Penske, che ne ha collezionate in tutto sette, due delle quali con Fittipaldi quando l’allora CART correva all’altezza del Renaissance Center. Sempre Penske è primatista come podi, 15, mentre nella classifica delle pole position divide lo scettro con Newman-Haas con sei pole. Il pilota ad aver vinto maggiormente a Detroit è Helio Castroneves, che vanta tre successi. Il brasiliano è anche l’uomo che ha vinto a più anni di distanza dal primo trionfo a Belle Isle: il primo centro lo ottenne nel 2000, e l’ultimo nel 2014. Il pilota del team Penske è inoltre riuscito a ottenere due successi consecutivi: solo Rahal e Bourdais sono stati capaci di ripetere l’impresa. Il francese ha inoltre regalato al KVSH Racing la sua ultima vittoria in IndyCar proprio a Belle Isle, nel 2016. Rahal, citato in precedenza, è stato l’unico uomo in grado di fare doppietta a Detroit da quando è stato introdotto l’evento double header. A Detroit nel 1997 vinse il compianto Greg Moore vinse la sua seconda gara in CART, la prima su una pista tradizionale. L’anno successivo sul gradino più alto del podio salì Alex Zanardi. L’italiano ha portato a Ganassi la prima vittoria a Belle Isle; la seconda è arrivata nel 2012 con Dixon.
TV – Il double header di Detroit verrà trasmesso in diretta e in esclusiva su Sky Sport 2 HD, canale 202 della pay tv di Rupert Murdoch. Entrambe le gare scatteranno alle 21.40 ora italiana.