INDIANAPOLIS – Con la 500 Miglia di Indianapolis ha un conto aperto sin dal 2006, anno del suo debutto in IndyCar, e quest’anno Marco Andretti vuole definitivamente chiuderlo. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, e del pilota velocissimo bruciato nella volata finale da Sam Hornish jr. è rimasta solo l’ombra. Ma il figlio d’arte non si dà per vinto, e a Indianapolis cerca di dare una svolta positiva a una carriera da anni stagnante. L’approccio alla gara è finora da incorniciare, e dopo i buoni riscontri sul passo di ieri Andretti ha ottenuto il miglior tempo di giornata in 39.683, percorrendo l’ovale più famoso del mondo a una velocità media di 227.053 miglia orarie.
Seconda prestazione di giornata per Dixon. Il pilota del Chip Ganassi Racing ha confermato quanto di buono fatto ieri, anche se non è parso del tutto soddisfatto dal bilanciamento della sua monoposto. Terzo tempo per Sato, che ha preceduto Wickens, di gran lunga il miglior rookie di giornata. Il canadese, che ha stupito tutti per la sua capacità di lottare ad armi pari coi migliori nella sua stagione d’esordio, non ha mostrato alcun timore reverenziale a Indianapolis, e oltre a girare veloce è anche riuscito a completare ben 113 giri.
Quinto tempo per Kimball, davanti a Kanaan. Per il pilota brasiliano è stata una sessione di prove libere agrodolce: il pilota dell’AJ Foyt Racing ha trovato fin dai primi giri un ritmo molto veloce, e ha realizzato il giro migliore di giornata senza utilizzare la scia a una media di 223.048 miglia all’ora. Kanaan ha però avuto un problema all’acceleratore che lo ha costretto a fermarsi: inevitabile il regime di caution in pista.
Newgarden non ha ancora cercato l’affondo sul giro secco, e ha terminato la seconda giornata di prove in undicesima posizione. Dodicesimo tempo per Danica Patrick, più a suo agio rispetto a martedì. La pilota dell’Ed Carpenter Racing ha cercato un tempo veloce in mattinata, mentre al pomeriggio ha preso confidenza con la guida della sua DW12-Chevrolet in condizioni di traffico.
A parte la bandiera gialla dovuta al problema di Kanaan, le prove sono filate lisce. Ben quindici piloti hanno percorso più di 100 giri; lo stakanovista di giornata è stato Hinchcliffe, che ha completato ben 129 passaggi. Una distanza importante, e che ha reso il bilancio della giornata positivo, nonostante il ventinovesimo tempo.