Anche il Kuwait sogna un suo Gran Premio di F1
08 Dicembre 2017 - 10:29
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Il piccolo Stato asiatico sta realizzando una sua pista per ospitare il Circus, affidando il progetto all'onnipresente Hermann Tilke

Kuwait

Il motorsport comincia a prendere sempre più piede nei Paesi arabi del Medio Oriente. Dopo Bahrain, Qatar, Dubai e Abu Dhabi, anche il Kuwait sta lavorando per avere un proprio autodromo importante a livello internazionale. Non solo, l’obiettivo è quello di ottenere la licenza di grado 1 dalla FIA per poter ospitare anche la Formula 1.

Il Kuwait è un emirato sovrano, situato nell’Asia sud-occidentale, in un’area particolarmente ricca di petrolio. Lo Stato si affaccia sul golfo Persico e confina con l’Arabia Saudita a sud e con l’Iraq a nord. All’inizio degli anni ’90 divenne il cuore della Guerra del Golfo, che vide contrapporsi proprio l’Iraq di Saddam Hussein e l’armata ONU guidata dagli Stati Uniti d’America dell’allora presidente Bush.

Per questo motivo, l’architetto più famoso (e anche più criticato) del mondo dei motori, Hermann Tilke, in collaborazione con l’azienda KCC Engineering & Contracting Company, è già impegnato nella progettazione e realizzazione del Kuwait Motor Town, situato a circa 40 chilometri dalla capitale Kuwait City per un investimento che sfiora i 160 milioni di dollari.

Il circuito sarà lungo 5909 metri, con 20 curve, tre importanti rettilinei e percorrenza in senso antiorario, un classico dei cosiddetti “Tilkodromi”. Andando ancor più nello specifico, il tratto centrale ha tre curve, dalla 12 alla 15, che ricordano molto la curva 8 di Istanbul e le curve 16-17-18 del Circuit of The Americas di Austin.