Analisi Mercedes W09 EQ-Power+: la vera rivoluzione è sotto il cofano!
24 Febbraio 2018 - 13:22
|
Concetti simili alla W08 della passata stagione, ma tutto estremizzato

Dopo averla osservata nel corso della presentazione ufficiale di Silverstone, Mercedes è pronta a scendere in pista a Barcellona con la nuova W09 EQ-Power, arma con cui Lewis Hamilton e Valtteri Bottas cercheranno di andare all’assalto del prossimo mondiale di Formula Uno. Nella fase di studio della nuova vettura, Mercedes ha cercato di perfezionare l’ottima base di partenza della W08-EQ Power, lavorando sulla “semplicità” di messa a punto. Non è un segreto, infatti, che la vettura dello scorso anno fosse “complessa” dal punto di vista del setting, soprattutto nei tracciati più caldi. La Scuderia di Brackley ha quindi evitato una rivoluzione, portando avanti delle migliorie i alcune aree ben precise della macchina. Detto questo, analizziamo tutte le novità del progetto firmato da James Allison, evidenziando le principali differenze tra la vettura di quest’anno e quella della scorsa stagione.

Per quanto riguarda la zona anteriore della vettura, come accennato precedentemente, non troviamo grossissime novità rispetto alla W08 EQ-Power della passata stagione. Il disegno delle prese d’aria per i radiatori (1), infatti, è rimasto pressoché lo stesso e lo stesso possiamo dire della bocca d’ingresso dell’airoscoop (2). Mercedes ha confermato l’ingresso singolo che all’interno si divide in tre settori, segno che il raffreddamento della nuova power unit è rimasto invariato rispetto al 2017.

Considerando l’ovvio aumento delle potenze rispetto allo scorso campionato, questo è un segno di come i motoristi a Brixworth abbiano svolto un ottimo lavoro sul raffreddamento, non incorrendo in particolari tecnici più grandi e ingombranti (es.scambiatori). Nessun cambiamento, inoltre, sul musetto (3) dato che James Allison ha deciso di confermare la soluzione introdotta con la W08. Layout quindi unico (senza bulbo.ndr) ed estremamente basso con due piloni di sostegno di piccola dimensione. E’ stata inoltre confermata la soluzione delle “zanne”, ma questo particolare lo andremo ad analizzare nella visuale dall’alto.

Come accennato poc’anzi, Mercedes ha svolto un ottimo lavoro sul sistema di raffreddamento della power unit e le novità più corpose di questa W09 EQ-power risiedono proprio sotto il cofano, lontane da occhi indiscreti. Le pance (10) della nuova vettura, infatti, hanno affrontato una cura dimagrante, riuscendo a migliorare il layou eccezionale presentato con la vecchia W08.

Mercedes è riuscita a massimizzare lo spazio all’interno del cofano motore, permettendo agli aerodinamici una maggior precisione e accuratezza dei flussi verso il fondo. Ragion per cui nella W09 EQ-Power troviamo una “coca cola” quasi estrema e un disegno delle pance davvero molto interessante. Di questo lavoro ne ha beneficiato il fondo (9) dato che lo spazio libero guadagnato sarà sfruttato per generare carico aerodinamico. Per quanto riguarda gli slot, invece, il disegno è rimasto molto simile a quello del 2017.

Capitolo sospensioni: per quanto riguarda quella posteriore (8), il layout non ha subito nessun tipo di modifica (confermato lo schema pull rod), mentre per quella anteriore è stato alzato l’aggancio dei triangolo al telaio (visibile anche nella foto frontale riportata in alto.ndr). Questa mossa è stata portata avanti per un maggior beneficio aerodinamico, così da sfruttare gli stessi bracci come deviatori di flusso verso il posteriore. Confermato il sistema S-Duct, le “zanne” e le telecamere FOM (12) sfruttate come appendici aerodinamiche per una maggiore pulizia dei flussi che, dall’anteriore, scorrono verso il posteriore. La W09, aerodinamicamente parlando, è una delle vetture più interessanti del lotto e allo staff tecnico a Brackley va certamente lodato il fatto che, nonostante le difficoltà, sono riusciti a migliorare una base di partenza davvero ottima come quella della W08. Scorrendo verso l’anteriore (nessuna novità rilevante sull’ala posteriore.ndr), troviamo dei bargeboard molto simili alla SF70-H. Mercedes ha scelto di sfruttare una delle componenti di maggior successo nella vettura del Cavallino, riproponendole sulla propria monoposto.

Concludiamo la nostra analisi parlando della maggior novità tecnica che troviamo nelle monoposto 2018, ovvero il nuovo sistema di sicurezza Halo (5). Mercedes ha scelto un aggancio al telaio alto, segno che questa soluzione ha dato maggior solidità durate la fase di crash test. Questi, ricordiamo, sono i punti di maggior sollecitazione durante un eventuale impatto, ragion per cui il telaio dev’essere in grado di sorreggere le eventuali vibrazioni provenienti dal diadema. Lo staff tecnico a Brackley, considerando il peso dello stesso (si parla di 15 chili a secco.ndr), ha scelto di snellire l’intero pacchetto vettura, avvicinandosi così al target minimo di 733 chili imposto dalla FIA. Inoltre è stato svolto un lavoro aerodinamico affinché il diadema, oggetto dalle dimensioni e peso non indifferenti, non aumentasse a dismisura la resistenza all’avanzamento della W09. Per quanto riguarda sidepod (6) e pinna (4), invece, per i primi Mercedes ha scelto di confermare il layout dello scorso anno, mentre per la seconda, come imposto dal regolamento, è stata inserita un’appendice molto più piccola che segue la corda superiore del cofano motore.

Non è presente la T-Wing perchè bandita dal regolamento sportivo 2018. Non ci resta che attendere i prossimi test a Barcellona per scoprire se queste novità avranno aiutato la Mercedes a restare un passo in avanti rispetto a Ferrari e Red Bull.

Grafiche: Marco Colletta