Un Alonso ancora una volta senza peli sulla lingua quello che viene fuori dall’intervista con Autosport di venerdì scorso. Il 34enne pilota asturiano, dal 2015 in forza alla McLaren Honda, ha chiarito la propria idea circa il futuro della Formula 1, fornendo una soluzione piuttosto drastica.
“Bisogna tornare alla concezione di Formula 1 che c’era più di dieci anni fa, con motori più grandi e potenti, più aerodinamica, più libertà di sviluppo e di test per i team. Tutto questo aumenterebbe ovviamente i costi perché, ora come ora, la tecnologia dei simulatori e altri tipi di tecnologia hanno il loro prezzo, ma se alcuni team non possono permettersi tutto questo, è un problema loro, fa parte della natura di questo sport”.
Alonso ritiene chiaramente che i team minori siano decisamente troppo tutelati dalla FIA e dalla FOM e, di conseguenza, che i regolamenti che si hanno e si avranno nell’immediato futuro siano strettamente collegati a questo atteggiamento di “protezione”.
Continuando l’intervista, Alonso ha anche espresso le sue perplessità riguardo il nuovo regolamento tecnico che entrerà in vigore nel 2017, rivoluzionando nuovamente le monoposto per cercare di renderle più veloci.
“Nel 2017 si cercherà di avere monoposto più veloci di quelle attuali, ma capire effettivamente di cosa necessita il nostro sport per avere gare più divertenti è qualcosa di molto complesso e difficile. Guardando quest’anno, per esempio, ci sono state forse 4/5 gare noiose, poi di colpo un paio di gare spettacolari e rocambolesche, seppur con le stesse vetture e gli stessi piloti. Lo stesso vale per i circuiti: un anno ci danno delle gare piatte, l’anno successivo gare spettacolari (come successo in Russia negli ultimi due anni, ndr) ”.
Simone Peluso