Dopo aver fatto segnare il miglior tempo nella prima sessione di prove libere di venerdì, Fernando Alonso sperava in qualche exploit della sua F14-T per le qualifiche, ma lo spagnolo si è dovuto accontentare del 7° posto, a un secondo scarso dalla pole di Lewis Hamilton. I risultati deludenti della Ferrari, però, non demoralizzano l’asturiano, che rimane fermamente convinto del fatto che riuscirà a vincere il suo terzo titolo iridato con la scuderia di Maranello. Dopo aver vinto i due mondiali con la Renault nel 2005 e nel 2006, Alonso è arrivato vicino al terzo negli anni passati, soprattutto nel 2010 e nel 2012.
E nonostante il suo contratto scada nel 2016 (ci sono già varie scuderie che hanno sondato il campo, come Red Bull e McLaren), Alonso si dice sicuro che non avrà bisogno di muoversi altrove per cercare di raggiungere questo suo obiettivo. Come ha confermato lo stesso pilota della Ferrari a Ted Kravitz di Sky Sports F1: “Questa è la mia ambizione e ci riuscirò. Vincere il mio terzo mondiale con la Ferrari è l’obiettivo maggiore che abbia in questo momento della mia carriera. Quando firmai per venire qui, mi dissi che avrei vinto molti titoli iridati, e in due occasioni ci sono andato davvero molto vicino. Se ci capiterà un’altra occasione del genere, dovremo cercare di non sprecarla“.
C’è comunque da dire che lo stesso Alonso sta soffrendo molto per la scarsa competitività della Ferrari, che negli ultimi anni non gli ha mai messo a disposizione una macchina con cui lottare per il titolo mondiale. Spesso sembrava che avesse perso la voglia di combattere in pista, demoralizzato dall’incapacità della sua vettura di stare al passo dei migliori. Ma lo spagnolo pare avere ancora la grinta necessaria per andare avanti: “Anche se ci sarà bisogno di qualsiasi cosa, lavoreremo duramente per migliorare. Dobbiamo essere sicuri che tutto vada per il verso giusto. Questa stagione è ancora molto lunga, ma ci sarà da combattere duramente, perché non ci arrendiamo. Ma speriamo che l’anno prossimo possa andare meglio per noi“.