HOCKENHEIM – In questi giorni continua a far discutere la pole position ottenuta da Nico Rosberg in Ungheria con il secondo settore record in regime di doppia bandiera gialla. Il pilota della Mercedes è riuscito a mantenere la pole perché aveva leggermente alzato il piede nel tratto contrassegnato dalle doppie bandiere gialle, ma molti piloti hanno ritenuto il suo comportamento scorretto, visto che non avrebbe dovuto migliorare il suo miglior tempo. Fra i piloti che più hanno criticato il comportamento di Rosberg c’è Sebastian Vettel, tra i promotori di un meeting di discussione della regola sulle bandiere gialle nel weekend di Hockenheim.
Fernando Alonso invece ha difeso la condotta di Rosberg, e ha duramente attaccato Vettel, accusandolo di doppiopesismo sulle bandiere gialle e ricordando al pilota della Ferrari di quando nel 2012 in Brasile sorpassò la Toro Rosso di Vergne in un tratto in cui erano esposte le bandiere gialle.
“Corro in F1 da 16 anni e nel motorsport da 31: abbiamo sempre avuto una bandiera gialla e anche le doppie, e non c’è mai stato alcun problema, a meno che non ci sia in mezzo un contendente al titolo o un pilota che si chiama Nico Rosberg,” ha dichiarato a Marca Fernando Alonso. “I commissari hanno tutte le informazioni possibili per poter stabilire se un pilota abbia rispettato o meno le bandiere gialle, quindi non vedo a cosa serva un meeting per discutere della regola. Piuttosto a volte il regolamento è interpretato in modo restrittivo e altre volte no, ma non vedo differenze tra la pole di Nico e quanto ho visto in sedici anni di F1. Rosberg ha mostrato la telemetria: lì era evidenziato un rallentamento e i commissari hanno deciso di non punirlo. Se la direzione gara ha deciso così lo ha fatto sulla base di informazioni a sua disposizione, e che noi non abbiamo. Vettel ha criticato questa decisione, ma lui nel 2012 in Brasile ha passato Jean Eric Vergne in regime di bandiere gialle. Vettel non è stato penalizzato per quel sorpasso ed è diventato campione del mondo in quella gara.”