Una gara pazzesca quella che si è svolta sul mitico tracciato di Spa-Francorchamps. La 6 ore belga ha incoronato ancora una volta la Toyota, con il team giapponese che ha portato a casa il titolo a squadre con una gara di anticipo vincendo la corsa con la TS050 Hybrid #8, condotta da Fernando Alonso, Sèbastien Buemi e Kazuki Nakajima. A sorpresa, non è arrivata l’ennesima doppietta per il costruttore nipponico, complice un problema ad un sensore del sistema ibrido per la #7 di Kobayashi-Conway-Lopez. Questa vettura ha concluso al sesto posto, cedendo il passo alle LMP1 private. Il podio è stato infatti completato dalla Rebellion #3 di Menezes-Laurent-Berthon, seguita dalla BR1 AER dell’SMP Racing #11 di Aleshin-Vandoorne-Petrov. Ottimo debutto dunque per il belga, subito tra i primi tre nella gara di casa.
La gara è partita con pista asciutta, con le Toyota di Conway e Buemi che hanno immediatamente fatto il vuoto nei confronti dei non ibridi. Sono bastati pochissimi minuti ed il tracciato si è trasformato in una piscina, prima a causa della pioggia che si è presto tramutata in neve. La direzione gara è stata costretta a mandare in pista la safety car, ribaltando totalmente la situazione di classifica. Sulla #8 è stato infatti commesso un errore strategico, dal momento che al pit stop è stato montato un treno di intermedie e non di gomme da bagnato pesante. Questo ha favorito proprio l’idolo locale Stoffel Vandoorne, che dopo un’ora e mezza di corsa si è ritrovato addirittura in testa alla corsa. Questo non dopo aver dovuto superare l’Alpine di Negrao di classe LMP2, ritrovatasi leader assoluta per via delle soste. Mike Conway non ci ha messo molto a recuperare il distacco dal battistrada, riportando facilmente la Toyota al comando. L’1-2 giapponese lo ha completato poco dopo Buemi, andando a comporre una situazione di classifica che sembrava consolidata.
Nelle gare endurance i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo, ed infatti a metà gara la #7 ha iniziato a rallentare. Questa era la Toyota che stava dominando la scena, con Kobayashi che aveva portato il vantaggio su Alonso a quasi un minuto. Il giapponese è stato costretto a rientrare ai box, con il prototipo riportato dentro il garage. Fernando è così salito in cattedra, gestendo il vantaggio di un giro sulle vetture private. Rob Leupen, direttore delle operazioni in casa Toyota, ha spiegato che si è trattato di un problema ad un sensore del sistema ibrido che è costato la vittoria a questo equipaggio. Dopo 5 giri, la vettura ha ripreso la via della pista con Jose Maria Lopez a bordo.
Successivamente è tornata la pioggia, con Kazuki Nakajima abile a gestire il comando allungando ulteriormente sulla concorrenza. Nonostante una vettura più lenta, in casa Rebellion hanno attuato strategie più convenienti che sono riuscite a tenere il team elvetico in lotta con le più veloci SMP. La BR1 AER #17 ha anche perso uno pneumatico sul rettilineo del Kemmel, dovendo così dire addio ad ogni velleità di podio. Il diluvio è tornato a colpire poco dopo l’inizio della seconda parte di gara, rendendo necessario più volte l’ingresso della safety car. A pochi minuti dal termine la corsa è stata sospesa con una bandiera rossa, proprio mentre cominciava a scendere una fitta nevicata. La Toyota ha così portato a casa il sesto successo stagionale, il quarto per la #8. Questo equipaggio ha ora il mondiale piloti in mano, visto che Alonso-Buemi-Nakajima guidano la classifica con 160, mentre la #7 di Kobayashi-Conway-Lopez insegue a 129. Ormai fuori dai giochi la Rebellion #3, salita a 99. Le Mans sarà l’ultimo appuntamento della superstagione e decreterà quale dei due equipaggi Toyota porterà a casa l’alloro iridato.
In classe LMP2, grande vittoria dell’Oreca 07 Gibson #31 della DragonSpeed, condotta da Pastor Maldonado, Anthony Davidson e Roberto Gonzales. Il trio è stato abilissimo a sfruttare le fasi finali di gara sotto il diluvio per salire al comando, beffando la G-Drive Racing #26 di Vergne-Rusinov-Van Uitert. Completa il podio l’Alpine #36 di Lapierre-Negrao-Thiriet, equipaggio che rafforza la propria leadership in campionato salendo a 140 punti. Quarta la Jackie Chan DC Racing #38 di Tung-Aubry-Richelmi, staccata ora di 5 punti dai rivali francesi.