La pazienza di Fernando Alonso è ormai agli sgoccioli. Il pilota spagnolo nel 2014 aveva deciso di lasciare la Ferrari per la McLaren ritenendo quest’ultima maggiormente in grado di portarlo al suo terzo titolo in carriera grazie al ritorno in Formula 1 della Honda.
La scelta del due volte campione del mondo non ha pagato. La McLaren, complice una power unit Honda imbarazzante, ha sempre navigato nella pancia del gruppo, e i quinti posti raccattati qua e là da Alonso e Button non possono certo essere considerati risultati degni di considerazione per due campioni del mondo.
Anche il 2017 è nato sotto il segno della sofferenza per la McLaren. Negli otto giorni di prove invernali, la scuderia di Woking ha patito cronici problemi d’affidabilità alla power unit, con Alonso e il neo arrivato Vandoorne costretti a perdere tempo prezioso mentre i loro tecnici provavano a sistemare le avarie del motore.
Ai giornalisti che hanno chiesto ad Alonso le sue impressioni sui test invernali, il pilota spagnolo ha risposto: “Con queste macchine possiamo spingere di più, ma alla McLaren siamo costretti a tirare al massimo in quasi tutte le curve. Cosa non va al motore? E’ una domanda che va fatta alla Honda. Io non sono un costruttore di motori. Magari un giorno lo sarò. Il punto è che il telaio va bene, e sotto quel punto di vista tutto funziona bene. Abbiamo un solo problema: la power unit Honda. Nemmeno le modifiche portate negli ultimi test ci hanno fatto fare quei progressi che ci aspettavamo. E’ una situazione simile allo scorso anno, ma molto più frustrante, perché sono cambiate le regole. Nel team sono tutti pronti a vincere, tranne la Honda”.