Fernando Alonso ha aggiunto un altro trofeo alla sua già ricchissima bacheca. Il due volte campione del mondo di Formula 1 si è infatti imposto alla 24 ore di Daytona, dopo aver portato a casa anche quella di Le Mans nel giugno scorso con la Toyota. Questo successo è arrivato a bordo della Cadillac #10 del Wayne Taylor Racing, assieme a Kamui Kobayashi, Jordan Taylor e Renger Van der Zande.
Alonso è stato quello che ha guidato maggiormente, rivelando un passo incredibile sia su asciutto che con la pioggia propiziando il successo della sua squadra. Le condizioni sono diventate proibitive dalla quattordicesima ora in avanti con la direzione gara che è stata costretta più volte a sospendere le operazioni fino allo stop finale arrivato a due ore dal termine.
Fernando ha parlato della gara subito dopo il suo termine, ammettendo che la pista era già impraticabile quando si trovava al secondo posto alle spalle del leader Felipe Nasr: ”Ho chiesto numerose volte per radio che fosse mandata in pista la safety car – spiega Alonso-. Gli ultimi giri erano stati impossibili per chiunque in pista. La visibilità era nulla e non stavamo in strada neanche sui rettilinei. La macchina si muoveva ovunque e dovevamo evitare le parti delle altre auto che erano andate a sbattere per la troppa acqua”.
”Siamo stati fortunati quando Felipe ( Nasr, ndr) è andato largo alla prima curva e lì siamo passati in testa. Credo comunque che le condizioni fossero già sufficientemente pericolose qualche giro prima, quando eravamo ancora secondi. Secondo me la gara sarebbe dovuta terminare in quel momento”,