Tra venti giorni partirà uno dei mondiali più incerti e complicati dell’intera storia della Formula Uno. Ogni team, infatti, dovrà letteralmente combattere con delle condizioni alquanto proibite, senza contare che ogni pilota dovrà correre pensando soprattutto a salvaguardare l’affidabilità della propria vettura. In una nostra inchiesta postata qualche minuto fa, vi abbiamo raccontato che oltre alla power unit, ogni team dovrà cercare di prestare molta attenzione al degrado gomme e al sistema brake-by-wire che gestisce elettronicamente l’intero impianto frenante. Le incognite non si fermano però qui, perchè ogni pilota dovrà prestare parecchia attenzione al consumo della benzina. Dal prossimo anno ogni pilota dovrà completare ogni corsa con “soli” 100 kg di benzina, ben 60/80 kg (dipende dal circuito .ndr) in meno rispetto alla passata stagione. Dalla gestione della potenza al carico aerodinamico della vettura, ogni team sta cercando di studiare e applicare tanti piccoli sistemi per cercare di consumare meno benzina possibile durante le simulazioni gara.Un particolare che fa però molto preoccupare la FIA è la struttura del carburante: ogni motorista, infatti, si affida a un petroliere ben preciso (Shell per la Ferrari, Petronas per Mercedes e Total per Renault) e questa speciale partnership potrebbe provocare in futuro qualche piccola polemica.
Perchè? Ve lo spieghiamo subito. Dalla prossima stagione, infatti, la densità della benzina tornerà prepotentemente a giocare un ruolo chiave nelle prestazioni delle vettura. Variando la struttura del carburante, ogni motorista potrebbe giocare sulle curve di potenza e quindi, indirettamente, sui consumi delle proprie power unit. Per regolamento ogni fornitore di carburante deve omologare un proprio campione di benzina prima dell’inizio della stagione, proprio per evitare spiacevoli cambiamenti durante la stagione. All’interno del paddock, però , cominciano già a circolare voci di possibili modifiche per aiutare il motore a consumare nella maniera più omogenea possibile. Attualmente i regolamenti vietano di usare speciali additivi nella struttura del carburante e inoltre, già da parecchi anni, è assolutamente vietato l’abbassamento della temperatura del carburante. Guillame Biondi, responsabile del reparto ricerca e sviluppo di Elf Total, alle colonne di Autosprint ha già lanciato un piccolo allarme, parlando di possibili additivi “fantasma” che non lasciano traccia dopo la combustione e di possibili condotti refrigeranti che abbassano la temperatura del carburante all’interno della stessa macchina. Tanti piccoli particolari che potrebbero variare pesantemente il consumo delle power unit. Ne sapremo certamente di più nei prossimi giorni.