Il ritorno dell’Alfa Romeo in Formula 1 dopo oltre 30 anni di assenza è sicuramente una notizia molto positiva per l’intero Circus iridato, che accoglie così un altro costruttore di livello mondiale nella sua famiglia. La collaborazione tra la Casa del Biscione e la Sauber, che andrà oltre un semplice contratto di sponsorizzazione, potrebbe causare un interessante effetto domino all’interno di FCA, con l’amministratore delegato Sergio Marchionne pronto a spremere le proprie energie verso il ritorno di un altro marchio storico in Formula 1: la Maserati.

Il Biscione torna in F1 dopo più di 30 anni: nasce l’Alfa Romeo Sauber F1 Team

Secondo quanto riportato sulle colonne de Il Corriere della Sera di giovedì 7 dicembre, il manager italo-canadese starebbe valutando seriamente l’idea con un obiettivo ben preciso: aumentare la sua pressione politica su Chase Carey e Liberty Media ed evitare, insieme a Mercedes, che la massima serie automobilistica a ruote scoperte perda la sua essenza legata all’alta tecnologia a favore di uno show a basso costo in grado di attrarre sempre più follower.

Per realizzare un progetto così affascinante, Marchionne vorrebbe puntare sulla medesima strategia, ovvero sfruttare un team cliente per avviare un nuovo rapporto di collaborazione. In tale ottica, l’unica scuderia con cui si potrebbe stringere una partnership di questo tipo è la Haas, che fin dal suo esordio in Formula 1 nel 2016 è stata legata dal punto di vista tecnologico proprio alla Ferrari.

“Il rapporto con Haas ha tutte le potenzialità per trasformarsi così come accaduto con Sauber, ma siamo ancora lontani dalla definizione di un progetto per riportare la Maserati in Formula 1. E’ un’idea concreta, ma ci vuole del tempo per attuarla” ha detto lo stesso Marchionne nel giorno della presentazione del concept della livrea dell’Alfa Romeo Sauber ad Arese.

Un’eventuale approdo in Formula 1 farà venire meno la realizzazione del progetto della Casa emiliana legato alla Formula E? Sarà solo il tempo a dirlo.