Weekend complicato per Sebastian Vettel e la Ferrari: il tedesco ha chiuso al terzo posto, ma le aspettative erano ben più alte a Singapore, specialmente dopo le tre sessioni di prove libere. Hamilton ha dato una mazzata morale alla Scuderia di Maranello non indifferente, ma c’è bisogno di reagire per continuare a crederci, visto che mancano sei gare alla fine e tutto può ancora succedere. Chi conosce bene la personalità di Vettel è sicuramente Adrian Newey, direttore tecnico della Red Bull e artefice insieme al tedesco dei quattro mondiali vinti dal team austriaco.
“Seb è incredibile, lavora finemente – ammette Newey a Bild am Sonntag. Nessuno è autocritico quanto lui, ma ha delle debolezze, e può capitare che faccia degli errori stupidi dettati dal momento delicato in cui si ritrova. Quando è in testa è quasi imbattibile, bisogna capire che ogni persona affronta la pressione a modo proprio. In macchina il pilota è responsabile per tutto il team, non solo per sé. Certi piloti non sentono tutto questo, vedi i finlandesi, mentre altri hanno una pressione elevata, specialmente quando ci si avvicina al finale di stagione. Per Seb è così al momento, più lavora e più si sente sotto pressione. Per il mondiale serve necessariamente un ritiro di Hamilton, altrimenti per Seb sarà dannatamente difficile”.