Action Express prima vincitrice dell’USCC alla 24h di Daytona. Paura per Malucelli e Gidley
27 Gennaio 2014 - 17:08
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2014 TUDOR United SportsCar Championship Rolex 24 Hours Daytona

Bourdais – Barbosa – Fittipaldi

La 24 ore di Daytona 2014 verrà ricordata come la prima gara del nuovo campionato americano United Sports Car Championship derivato dalla fusione della Grand-AM e dell’American Le Mans Series. A trionfare nel primo evento della storia dell’USCC è stato il team Action Express, il quale grazie all’equipaggio formato da Joan Barbosa, Sebastien Bourdais e Christian Fittipaldi, ha tagliato per primo il traguardo. I piloti della Corvette #5 hanno conquistato una vittoria al “photofinish” dato che il vantaggio sui secondi in classifica è stato di solo 1.4 secondi. L’altra Corvette, quella dei fratelli Taylor e del nostro Max Angelelli, infatti, ha lottato fino al termine per conquistare il gradino più alto del podio, aiutata anche dalla caution che si è resa protagonista dell’ultima parte di gara. Il gradino più basso del podio generale e della categoria Prototype va alla 3a Corvette, quella di Br.Frisselle/Bu.Frisselle/Martin/Giroix, ultima vettura a pieni giri  (meno di 20 secondi dai vincitori). Chiude una giornata memorabile per la Corvette l’equipaggio #90 di Westbrook/Valiante/Rockenfeller che regala così il poker alla casa americana.

A sorpresa dopo le vetture Prototype non troviamo quelle della Prototype Challenge ma quelle della GT Le Mans. A trionfare in questa categoria è stata la Porsche 911 #911 di Tandy/Lietz/Pilet che ha conquistato il 6° posto generale. Alle spalle della vettura tedesca troviamo la BMW Z4 #55 di Auberlen/Priaulx/Hand/Martin, i quali hanno chiuso in 7a posizione. A quattro giri di distanza troviamo la Viper STR #91 di D.Farnbacher/Goossens/Hunter-Reay (12esimi nella generale) che chiude così il podio della categoria GTLM.

La prima delle vetture della Prototype Challenge ha concluso la propria gara in 9a posizione. La vettura in questione è la Oreca #54 di Bennett/Gue/Braun/Wilkins. L’equipaggio della Picket Racing è stato seguito da un’altra Oreca, la #25 di Potolicchio/Kimber-Smith/Marsal/Huff che ha tagliato il traguardo nella posizione generale successiva a quella dei vincitori. 3° posto di classe e 13esima generale per Ostella/Matos/Drissi/ Casagrande/Campos su Oreca #38.

Per quanto riguarda la GT Daytona invece il podio è composta da Canache/Pumpelly/Pappas/Winkelhock, Snow/Heylen/Seefried e Rotenberg/Zlobin/Mediani/Salo/Aleshin che chiudono rispettivamente in 18esima, 19esima e 20esima posizione della classifica generale.

L’evento che più ha contraddistinto questa gara è stato il pauroso incidente che ha visto Memo Gidley tamponare in pieno la Ferrari 458 Italia di Matteo Malucelli. Il pilota italiano, vittima di problemi alla sua vettura, è stato colpito dalla Corvette di Gidley mentre viaggiava a 160 km/h. Questo incidente ha portato l’equipaggio formato da Matteo Malucelli, Giancarlo Fisichella e Gianmaria Bruni a ritirarsi dopo nemmeno 3 ore di gara. Per quanto riguarda le condizioni dei due piloti coinvolti nell’incidente, Malucelli è stato dimesso dall’ospedale di Daytona e ora sta facendo il suo ritorno in Italia. Il pilota messicano, invece, dovrà tornare in sala operatoria a causa di una frattura ad una vertebra riscontrata dai medici dell’Halifax Health Medical Center. L’IMSA, l’ente che organizza lo United SportsCar Championship ha avviato un’investigazione sulla Ferrari del team Risi Competizione e sulla Corvette del Bob Stallings Racing.

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