Ormai non è più un mistero che l’interesse dei telespettatori per la Formula 1 sia fortemente calato rispetto agli anni scorsi, non di certo per esclusiva responsabilità della Mercedes che ammazza i campionati monopolizzando le prime posizioni dello schieramento.
Una dei fattori nei quali ricercare la causa di questo “declino” della classe regina del motorsport è certamente la decisione di passare dalla trasmissione in chiaro delle corse alle pay TV. Dando uno sguardo ai numeri italiani, se nel Gran Premio del Canada (esclusiva Sky) si sono raggiunti a malapena i 3 milioni di telespettatori sommando 1,2 milioni della diretta satellitare con i quasi 2 della differita RAI, il Gran Premio d’Europa è stato seguito dal doppio del pubblico, proprio perché la gara è stata trasmessa in diretta dalla TV di Stato.
La situazione italiana non è solo un caso isolato: nel resto d’Europa, infatti, moltissimi Paesi hanno a che fare con una situazione simile e la trasmissione delle gare in chiaro è diventato sempre più raro. Se, da una parte, il passaggio alle pay TV ha portato degli introiti decisamente importanti alle casse della FOM di Bernie Ecclestone, dall’altra il fascino sempre più ridotto che questo sport suscita negli appassionati porta ad un allontanamento sempre più repentino degli sponsor, che non sono più soddisfatti del bacino di utenza al quale la Formula 1 si rivolge.
Il problema della carenza di sponsor non va certamente sottovalutato, soprattutto per quelle scuderie che navigano perennemente sull’orlo della crisi economico-finanziaria. Su questo argomento, si è espresso apertamente, in un’intervista ad Auto Motor und Sport, il team principal della Renault Sport Cyril Abiteboul.
“Se vogliamo ridurre i costi dobbiamo riportare i Gran Premi alla trasmissione in chiaro, altrimenti la Formula 1 scomparirà – ha dichiarato senza mezzi termini Abiteboul – Tutti noi stiamo investendo tantissime risorse, non soltanto economiche, tuttavia sempre meno persone seguono il nostro sport in tutto il mondo. In Francia, ad esempio, il passaggio da TF1 a Canal+ ha letteralmente ucciso l’interesse della gente per la Formula 1″.
“Per quanto riguarda il nostro team (Renault, ndr), è chiaro che nella ricerca degli sponsor guardiamo prima cosa ci può offrire il panorama francese, ma purtroppo da noi, a causa del passaggio alle pay TV e all’assenza di un Gran Premio di Francia dal 2008 l’interesse della gente è ormai quasi a zero”.
“Sarebbe bello avere dei team con budget simili tra di loro, renderebbe le corse più affascinanti e non metterebbe alcuni di noi sull’orlo del baratro, come sta accadendo con la Sauber. Attualmente, però, gli sponsor preferiscono, giustamente, ritagliarsi uno spazietto minuscolo su una Ferrari piuttosto che un’intera fiancata sulla Manor. Al momento fatichiamo a trovare degli sponsor non perché la Formula 1 non sia interessante, ma perché troppo costosa. E questo è anche il motivo per cui nuovi costruttori non hanno intenzione a entrarci” ha concluso Abiteboul.