MONTREAL – La Red Bull vuole a tutti i costi tornare campione del mondo, e per farlo ha bisogno di un supporto incondizionato da parte di un costruttore di motori. La scuderia anglo-austriaca non ha ancora deciso se prolungare il contratto con la Renault, che termina quest’anno, oppure passare ai motori Honda.
Sebbene nel rapporto di lavoro con la Renault ci siano stati diversi momenti di tensione, soprattutto nel 2015, la Red Bull con i francesi ha vinto 4 titoli piloti e costruttori e ha instaurato una partnership che dura da 13 anni. Dall’altra parte c’è l’incognita della Honda, che quest’anno sembra aver migliorato sensibilmente la sua power unit, tanto da permettere alla Toro Rosso di ottenere un quarto posto con Gasly nel GP del Bahrain. La power unit giapponese aveva pagato un forte deficit di potenza nelle scorse tre stagioni sulla concorrenza; nel 2018 non si sono verificati problemi di questo tipo, e la Toro Rosso è spesso risultata una delle monoposto più veloci sui rettifili.
La deadline per prendere una decisione sul fornitore di motori per il 2019 scade a breve, e la Red Bull deve ancora sciogliere questo nodo. Cyril Abiteboul, a capo del programma Renault in Formula 1, sta cercando in tutti i modi di convincere la Red Bull a tenersi i motori francesi, e a Montreal ha avvisato il team di Mateschitz in merito alle scarse possibilità di successo nel caso in cui passasse alle power unit Honda.
“Capisco a cosa stiano guardando e cosa vogliano ottenere – ha detto Abiteboul – Stanno pensando sia all’aspetto commerciale che a quello tecnico. Del resto è diverso lavorare con Renault ed essere un team cliente piuttosto che lavorare con Honda da team principale. Comprendo che sia diverso e lo accetto. Ma francamente credo che con noi abbiano la possibilità di tornare a vincere il titolo. Non mi sento di dire che possa verificarsi questa cosa con la Honda. Considerando quello che hanno adesso e gli sviluppi che stanno pianificando, oltre al fatto di disporre forse della miglior vettura nello schieramento, hanno la possibilità di tornare campioni con noi entro i prossimi due anni”.