Salvatore Tavano e la Cupra di Seat Motorsport Italia completano ad Imola un weekend quasi perfetto per il quinto round stagionale di TCR Italy. Perché, dopo il terzo posto di Gara 1, il pilota di Seat Motorsport Italia, scatta dalla sesta posizione della griglia invertita di Gara 2, sale subito in cattedra dalle prime curve e pur dovendo lasciare il giro più veloce ad un ancora una volta maiuscolo Enrico Bettera sull’Audi RS3 Lms di Pit Lane Competizioni, conquista una vittoria che blinda la leadership di Campionato.
Con il terzo posto assoluto, sale ora alle sue spalle nella classifica tricolore Matteo Greco, al volante della seconda Cupra, ma in versione con cambio DSG, schierata dalla squadra di Tarcisio Bernasconi. Per il giovane pilota torinese, non ancora 20enne, il weekend di Imola vale anche il bis per il Trofeo Nazionale DSG dove ora punta a lanciarsi alla rincorsa al vertice tricolore.
Il secondo gradino del podio, nella tappa di Campionato che registra il ritorno in pista della Subaru WRX STi, è proprio per Luca Rangoni che, salito per l’occasione sulla berlina giapponese della Top Run si porta nella scia del battistrada fin dalle prime battute, non riesce però ad impensierirlo e festeggia così un piazzamento che senza dubbio motiva il marchio delle Pleiadi in vista dell’ultimo scorcio stagionale.
Grande protagonista della bagarre degli ultimi giri, Andrea Larini conquista il quarto posto sulla Cupra di Pit Lane e precedendo Max Gagliano che, oltre a firmare la quinta posizione assoluta con una zampata all’ultimo giro, guadagna il secondo del Trofeo Nazionale DSG sulla terza Cupra di Seat Motorsport Italia.
Dopo pole, vittoria e giro più veloce di Gara 1 Bettera è così sesto di Gara 2 precedendo l’austriaco Jürgen Schmarl sulla Honda Civic FK2 di Target Competition e Francesco Savoia sulla Cupra DSG di Gretaracing con la quale all’ultimo giro in ripartenza dalla Safety Car aveva pure provato un attacco spettacolare per la quarta posizione assoluta.
Luigi Ferrara, in rimonta dopo la penalizzazione di gara 1, può chiudere solo nono sull’Alfa Romeo Giulietta by Romeo Ferraris della V-Action con la quale vede ora la vetta di Campionato a 38,5 lunghezze scivolando anche in terza posizione.
Completa la Top-10 Federico Paolino, anche lui in rimonta dalla 18esima posizione in griglia sulla Hyundai i30 N di BRC, mentre deve abbondonare la gara solo all’ultimo incandescente giro di gara Max Mugelli, fino a quel momento quarto sulla Civic di MM Motorsport con la quale aveva firmato il terzo giro più veloce.
Nel dopo gara la classifica cambia d’ufficio con la retrocessione di due posizioni per Ferrara reo di una condotta ritenuta non regolare in regime di Safety Car. Paolino passa così nono davanti a Guastamacchia che festeggia in Top-10 il debutto di categoria sulla Civic di MM Motortsport. Conseguentemente il distacco di Ferrara dalla vetta tricolore sale a 40,5 punti.
GARA 1 – Alla partenza è Ferrara a sfilare davanti a tutti alla Tamburello con Bettera subito in scia davanti a Paolino, Mugelli, Tavano e Rodrigues. Al primo giro Rangoni è già al settimo posto dalla 11° in griglia, ma alla Villeneuve si allarga in fuoripista lasciando spazio agli avversari. Paolino deve invece cedere a Mugelli e poi Tavano che passano così al terzo e quarto posto, mentre nel corso del primo giro il giovane pilota della BRC cede anche a Rodrigues. Pellegrini in fuoripista permette il sorpasso a Larini per la ottava posizione, mentre Schmarl è decimo davanti a Savoia primo tra le DSG davanti a Greco.
Nelle batture iniziali Ferrara e Bettera procedono con un passo superiore alla concorrenza che resta a 4 secondi con Mugelli inseguito da Tavano, Rodrigues che fuma al retrotreno, ma inizialmente resiste a Paolino e poco più staccato Rangoni, Larini e Pellegrini costretto poi al ritiro. L’olio lasciato in pista e le Honda di Pellegrini e Rodrigues ferme nelle vie di fuga costringe all’ingresso della Safety Car che neutralizza le posizioni dove Ferrara precede Bettera, Mughelli, Tavano, Paolino, Rangoni, Larini, Schmarl e poi Greco, nono e tornato primo di DSG davanti a Savoia e Dall’Antonia, tutti su Cupra.
Alla ripartenza le posizioni restano immutate con Ferrara braccato da Bettera e Mugelli alle prese con Tavano. Alle loro spalle il duello per il quinto posto vede Paolino insabbiarsi alla Tosa e Rangoni che così guadagna la posizione. La rimozione della vettura impone il nuovo ingresso della Safety Car che però congela le posizioni solo per un giro e riaccende le sfide per le ultime tre tornate.
Nuova ripartenza ed ancora Ferrara davanti alla lunga fila di vetture, ma dalla Direzione gara arriva la penalità di 25 secondi per la procedura di ripartenza dalla prima Safety Car. La classifica d’ufficio consegna il primo posto a Bettera anche se alla bandiera a scacchi è l’Alfa Romeo di V-Action a tagliare il traguardo davanti all’Audi di Pit Lane che precede Mugelli, Tavano, Rangoni, Schmarl, Greco, Larini che perde così posizioni negli ultimi tentativi di sorpasso. Nono al traguro, ma ottavo d’ufficio, Savoia è secondo di DSG davanti a Gagliano e Dall’Antonia, ma soprattutto nella posizione utile alla partenza dalla pole position sullo schieramento di Gara 2 in ordine inverso alle prime otto posizioni della classifica di Gara 1.
GARA 2 – Allo start di gara 2 Savoia, partito in pole sulla griglia invertita nelle prime otto posizioni finali di gara 1, Tavano e Greco, entrano nell’ordine alla Tamburello, ma alla successiva Villeneuve è Tavano a portarsi subito al comando davanti a Greco che deve cedere ad un arrembante Rangoni. Savoia è quarto davanti a Schmarl, Mugelli, Bettera, Gagliano, Ferrara subito nono, Verrocchio e poi Larini 11° dopo una esitazione al via. La bagarre si accende anche nei fuoripista che finiscono per lasciare Tavano, Rangoni e Greco in testa con più staccati Schmarl, Savoia, Mugelli, Gagliano e Ferrara che è in un gruppo tutto a stretto contatto.
Il pilota della V-Action è scatenato, ma al terzo giro rallenta improvvisamente e rientra ai box per sostituire una gomma, lasciando strada agli avversari. La Top 10 vede così Tavano, Rangoni e Greco, tutti vicinissimi, poi Schmarl quarto davanti a Mugelli, Bettera, Savoia che poco dopo cede a Larini e poi Gagliano e Guastamacchia. L’olio in pista lasciato dalla Giulietta di Bernazzani impone l’ingresso della Safety Car al quinto giro con la lunga fila di vetture che vede Tavano sempre in testa su Rangoni, Greco, Schmarl, Mugelli, Bettera, Larini, Savoia e Gagliano secondo e terzo di DSG, Guastamacchia decimo, su Verrocchio, Cappello, Cappellari, Paolino, Benninger, Wimmer, Ferrara, 17esimo, Machado ed Argenti.
La gara riprende al settimo giro con Tavano che non si lascia sorprendere e guida tutto il gruppo dove Larini riesce a portarsi al quinto posto su Schmarl, poi costretto a cedere anche a Bettera, Savoia e Gagliano, mentre Ferrara tenta di farsi largo e risale 13°. L’uscita in ghiaia della Opel di Argenti, costringe ad una nuova Safety Car che lascia via libera solo per un ultimo giro tutto in apnea.
Alla ripartenza Rangoni prova la traiettoria esterna, ma Tavano resiste. Per il quarto posto Savoia si lancia quasi sul prato e guida gli inseguitori dove Cappello esce di scena alla Tamburello. La bagarre resta incandescente fino alla bandiera a scacchi dove Tavano passa vittorioso su Rangoni e Greco. Quarto è Larini davanti a Gagliano, Bettera, Schmarl, Savoia, Ferrara invece nono davanti a Paolino. Da incorniciare l’11° posto di Guastamacchia, nel weekend di debutto nella categoria, poi Verrocchio, Cappellari, Machado, autore del secondo giro più veloce, Benninger, Wimmer.