Intervistato dal sito ufficiale della MotoGP, Danilo Petrucci si dice entusiasta della nuova stagione che sta per cominciare, dato l’importanza che questo campionato potrebbe avere per la sua carriera. Il pilota di Terni commenta la stagione appena conclusa, e prova a fare una previsione sulle prime gare. Tra i vari argomenti discussi dal pilota italiano c’è il desiderio di poter guidare per il team ufficiale della Ducati: “I primi test a Valencia non sono stati molto rilevanti, visto che il materiale nuovo non era ancora arrivato al circuito. Di conseguenza i nostri test sono partiti da Sepang, mentre Jerez ci è servito per capire come impostare il lavoro da svolgere durante la stagione. In Malesia abbiamo potuto girare con la moto nuova, così da poter capire cosa andasse e cosa no, mentre durante i test tailandesi ci siamo concentrati sulle carenature e sul set-up da utilizzare durante le giornate di gara. Sono molto felice di come siano andati questi test precampionato, visto che la moto è parsa competitiva sin dai primi giri, e anche in Qatar ho potuto riscontare queste buone sensazioni“.
Successivamente il pilota della Pramac si è soffermato sulla nuova DesmosediciGP, che ha potuto provare in questi test: “Non ho notato tutta questa differenza, ma ho avuta la sensazione che tutto fosse più facile, e che si potessero ottenere buoni tempi dopo pochi giri. Con la GP17, per andare forte, dovevi guidare in un certo modo, mentre con la GP18, è tutto più naturale. Ovviamente ci sono ancora molte cose da migliorare, tra le quali alcune componenti come le carene. Inoltre bisogna lavorare sulla gestione degli pneumatici“. Un altro aspetto sul quale si è soffermato il pilota italiano è stato il lavoro svolto in vista della prima gara, specialmente sui long-run, oltre a spiegare come sia importante poter sfruttare tutto il tempo necessario durante i test, essendo fin da subito competitivi: “Nel corso dei weekend di gara c’è poco tempo per poter provare, inoltre in questa settimana, data l’assenza di prove, la pista si sporcherà più rapidamente e quindi si correrà in condizioni completamente diverse rispetto ai test effettuati durante l’inverno. Sarà fondamentale essere veloci fin dai primi giri, specialmente perchè nelle prime sessioni si decide chi entrerà, o meno, alle qualifiche, e di conseguenza lo schieramento in griglia. Poter partire dalle prime due file può dare un vantaggio considerevole, poichè non si devono eseguire troppi sorpassi che potrebbero affaticare gli pneumatici, e un buono stato della gomma è fondamentale se si vuole avere un buon ritmo gara“.
La Ducati è il team che, più di tutti, si è concentrato sull’aerodinamica della moto, portando in pista molteplici soluzioni, ma a causa di un inconveniente Danilo Petrucci non ha potuto provare tutto il materiale fornito: “Il secondo giorno di test sono caduto, e ciò mi ha costretto ad una pausa di due ore, sfortunatamente quello era il giorno in cui dovevo provare le varie componenti aerodinamiche, ma comunque sono riuscito a testare le ali più grandi, riscontrando buoni miglioramenti. Sinceramente penso che si potranno usare su alcune piste, anche se ho preferito utilizzare gli elementi standard che hanno alcuni punti di forza rispetto ai pezzi del 2017“. Anche la preparazione atletica è un aspetto particolarmente curato tra i vari piloti, e anche l’alfiere della Pramac non è stato da meno: “In vista della prima gara ho cercato di perdere peso, ho lavorato sodo per poter essere più leggero. Il dimagrimento non mi ha permesso di essere al meglio della mia condizione, soprattutto in Malesia e in Thailandia, comunque ho lavorato molto sulla simulazione gara in vista del Qatar“.
Le ultime battute sono state per l’imminente stagione, il prossimo futuro e il prossimo compagno di squadra: “Durante il primo GP mi aspetto una grande lotta, molti piloti hanno le carte in regola per poter star davanti e ciò porterà a molti scontri, ma resto positivo perchè so di essere veloce, e voglio stare con i migliori. Rispetto alla passata stagione, voglio sicuramente migliorarmi. Non ho un obbiettivo preciso, ma quello che cercherò sarà la costanza cercando di non ripetere gli errori fatti nel 2017. Riguardo al mio futuro vorrei poter restare in Ducati, perchè per me è come una grande famiglia, e conosco molte delle persone che ci lavorano. Spero, un giorno, di poter correre con la moto ufficiale, ma so che è molto difficile e che dovrò fare ancora tanto per far in modo che accada, ma questo è ciò che voglio“. L’ultima battuta va al prossimo compagno di squadra: “Credo che Bagnaia potrà fare un ottimo campionato in Moto2, nonostante abbia già un contratto con la Pramac per correre nella classe regina. Sarebbe interessante poterlo avere come compagno di box, perchè è molto bravo e veloce“.