Da alcune fonti vicine all’ambiente maranellese sembrerebbe che la Ferrari abbia trovato la soluzione ai problemi di affidabilità che l’hanno contraddistinta la scorsa stagione, e che non le hanno permesso di agguantare l’ennesimo mondiale. Il fermento per il lavoro svolto sulla nuova vettura è palpabile tra i tecnici e gli addetti ai lavori, si dice che le soluzione aerodinamiche e telaistiche adottate dagli uomini di Maranello siano ottime, e adesso anche il motore avrebbe raggiunto l’ok riguardo l’affidabilità. Il propulsore montato sulla nuova vettura sarà molto simile, in termini di prestazioni, rispetto alla scorsa unità, anche se i motoristi diretti da Corrado Lotti hanno lavorato alacremente per trovare il giusto compromesso tra potenza e affidabilità
L’anno passato le soluzioni trovate da Lorenzo Sassi, sarebbero state troppo estreme, e ciò non è piaciuto a Mattia Binotto che aveva espressamente chiesto un’unità capace di andare oltre le 5 gare previste. La scarsa affidabilità del motore 2017 è costata il posto a Sassi, che dopo il periodo di gardening si accaserà tra i rivali della Mercedes. Adesso che si è trovata l’affidabilità si cercherà di fornire maggior potenza alla power unit italiana, e da quest’anno sarà ancora più complicato, visto la messa al bando del famoso “olio combustibile”. Infatti il motore che disputerà la prima parte di stagione sarà, in termini di potenza, simile a quello dello scorso campionato, ma con gli accorgimenti per farlo durare 7 Gran Premi, mentre le due unità che prenderanno il suo posto durante il campionato avranno un notevole aumento di cavalli. Dunque non si può che aspettare l’arrivo dei primi test invernali, per giudicare la bontà del lavoro svolto tra le mura della fabbrica del cavallino rampante.