La Yamaha in questi giorni scalpita. Tutti, compresi i piloti, sono impazienti di provare le nuove evoluzioni e di confrontarsi insieme ai rivali in pista nei primi test, che si terranno a Sepang, Malesia, il 30 gennaio.
Anche se ancora non c’è stato modo di confrontarsi in maniera diretta con gli avversari, e capire dunque quale reale potenziale abbia la nuova Yamaha, possiamo orientarci con le dichiarazioni di Valentino Rossi, pilota di punta in casa dei tre diapason, visto che lui ha provato la nuova moto sia a Valencia, anche se per poco, sia nei test privati Yamaha a Sepang a novembre.
Infatti a tal proposito,Valentino si è espresso sul potenziale della sua Yamaha: “Ho avuto il primo contatto a Valencia, dopo la gara, ma dopo ci siamo trasferiti a Sepang abbiamo potuto effettuare più chilometri, e lavorare di più sulla nuova moto. Abbiamo scoperto un ottimo potenziale. Sembra che siamo in grado di essere più forti. Ora è importante lavorare nelle tre prove, prima della prima gara, dove la Yamaha porterà anche nuove cose, e cercare di arrivare pronto in Qatar per il 26 marzo, ma la prima impressione è davvero molto positiva. Tutti si aspettavano una grande rivoluzione, in realtà, la nostra rivoluzione, è stata migliorare ed “evolvere” le basi di una moto già di per sé molto forte. Valencia è una pista difficile per capire il potenziale della moto, ma in Malesia abbiamo lavorato di più ed è vero che non ci sono stati grandi cambiamenti, ma il potenziale è alto.”
Quindi la conferma che non c’è stata una vera e propria rivoluzione in casa Yamaha è stata data proprio dal nove volte campione del mondo. Ma a quanto pare lui e il suo compagno di squadra, (Vniales), sono molto felici delle novità e tutti e due si orientano in una evoluzione che porta alla stessa strada.
Per la Yamaha è una grande fortuna avere i due piloti che vanno nella stessa direzione perché prima, quando correva con loro Jorge Lorenzo, prendeva sempre direzioni diverse, se non opposte a Valentino Rossi.
Ricapitolando, a nessuno preoccupa che in casa Yamaha non ci sia stata una rivoluzione, né ai piloti, né ai dirigenti. Infatti il capo Yamaha Kouichi Tsuji ha dichiarato: “Dentro la moto è completamente diversa da quella dello scorso anno, con cui correvano Rossi e Jorge Lorenzo. La nostra moto utilizza una buona frenata, e una buona velocità in curva, quindi di conseguenza molta agilità. Quest’anno per sviluppare la moto, il concetto sarà quello di ritornare alla nostra filosofia, ovvero migliorare quello che di buono già abbiamo. Quindi il primo passo da fare è di ritrovare il carattere della Yamaha YZR”.
Francesco Rispoli