La Toyota quest’anno fa sul serio. Ce lo avevano anticipato i test di Monza e la prima sessione di libere, ma la conferma è arrivata in questo secondo turno sul tracciato inglese di Silverstone. La cosa straordinaria è stata la prestazione pura della vettura nipponica. Kazuki Nakajima sulla numero 8, ha staccato un’impressionante 1.38”210 a inizio sessione, con il quale ha battuto per poco più di due decimi la TS050 Hybrid gemella di Kobayashi. Dopo di loro il vuoto. Per trovare la Porsche bisogna abbondantemente salire sopra al muro dell’1 e 40, dove si colloca la 919 Hybrid numero 2 di Earl Bamber, autore di un modesto 1.40”500, staccato di 2” e 290 millesimi dalla Toyota di testa, che nel mondo dei motori è una vita. Ancor più staccata troviamo la numero 1 di Andrè Lotterer, che ha sfiorato i 3 secondi di ritardo. La scusante che si può avere in casa Porsche è che la squadra tedesca ha portato la configurazione a basso carico, molto più conforme alla pista velocissima di Le Mans che ai curvoni di Silverstone, dove il pacchetto ”high downforce” portato dalla Toyota sembra essere perfetto. Sempre male la ByKolles, settima e dietro a due LMP2, staccata di oltre sette secondi dalla vetta.
In LMP2 appunto, troviamo al comando la G-Drive Racing numero 26 che con Alex Lynn ha girato in 1.44”874, tempo che gli ha permesso di precedere l’Alpine di Lapierre e la Rebellion di Beche, che era stato il più rapido in mattinata.
In classe GTE PRO troviamo al comando la nuova Porsche 911 RSR, che ha risposto alla leadership mattutina dell’Aston Martin. Kevin Estre ha messo la numero 92 in prima posizione con il tempo di 1.57”765, davanti alle Aston e alle Ford. Purtroppo continuano a deludere le Ferrari di AF Corse che occupano l’ultima e la terz’ultima piazza di categoria, inframezzate dall’altra Porsche ufficiale, la numero 91 che sicuramente ha avuto delle difficoltà vedendo il distacco dalla gemella.
Porsche che comanda anche in GTE AM con il team Gulf Racing, che ha trovato in Ben Barker un ottimo interprete del tracciato inglese girando in 1.59”961, davanti alla Ferrari di Castellacci e all’altra Porsche di Cairoli.
Domani appuntamento con le terze libere e la prime qualifiche della stagione