Il 2016 verrà ricordato come il mondiale delle GT più influenzato dalle modifiche del Balance of Performance. Le variazioni del BoP hanno creato il caso, ma soprattutto grandi polemiche, anche nella 6 Ore di Shanghai. Questa volta la modifica avvenuta tra le prove libere e le qualifiche ha visto le Ferrari 488 del team AF Corse pagarne nuovamente le conseguenze.
L’abbassamento della pressione di sovralimentazione da 1018mb e 1010mb sulle vetture di Maranello, il quale è costato la perdita di 5 cavalli circa, le ha portate a non avere nemmeno la minima chance di poter lottare per conquistare la pole position.
Ad acchiappare quest’occasione è stata la Ford che ha piazzato le proprie vetture in prima e seconda posizione con la GT #67 di Andy Priaulx e Harry Tincknell più veloce di 137 millesimi della sorella #66 di Mucke e Pla.
Seconda fila con più di 6 decimi di gap per la prima delle Aston Martin, la Vantage #95 di Thiim e Sorensen, la quale ha preceduto la prima Ferrari, la #51 di Bruni e Calado, che ha accusato un distacco di quasi un secondo dalle vetture della casa americana. La terza fila dello schieramento GTE Pro vede la fotocopia di quella anteriore, ovvero la Aston #97 di Stanaway e Turner (+1.041) partire davanti alla Ferrari #71 di Rigon e Bird (+1.475).
Per quanto riguarda la classifica delle GTE Am, a partire davanti a tutti sarà l’Aston Martin #98 di Paul Dalla Lana e Pedro Lamy, i quali hanno racimolato un vantaggio di circa 3 decimi sulla Ferrari 458 di Perrodo e Collard. Segue il plotone delle Porsche.