In queste ore a Parigi sta andando in scena la conferenza stampa di presentazione della superstagione del mondiale endurance 2018 e della 24 ore di Le Mans. Da poco sono state annunciate le vetture che si daranno battaglia in questo campionato che sarà suddiviso in due annate e che vedrà lo svolgersi di due Le Mans.
La classe LMP1 vedrà impegnati ben dieci prototipi, le due Toyota ibride e le restanti otto a propulsione tradizionale, ma che di certo vorranno rendere la vita difficile ai giapponesi specialmente nelle gare più lunghe a Le Mans e a Sebring. Gli equipaggi Toyota sono finora gli unici definiti. Sulla #7 ci saranno Kobayashi-Conway-Lopez, sulla #8 Buemi-Nakajima-Alonso. Proprio per favorire la partecipazione dello spagnolo, la 6 ore del Fuji è stata spostata di data, per far si che non sia più concomitante con il GP degli Stati Uniti di F1. La corsa giapponese si disputerà il 14 ottobre, andando però a finire nello stesso week-end della Petit Le Mans. Questo ha creato molto sgomento nei piloti che volevano parteciparvi, e ad esempio Olivier Pla si è sfogato con un Tweet non molto amichevole nei confronti degli organizzatori del WEC.
Come detto, le LMP1 private saranno la maggioranza nella classe regina. Ci saranno due Oreca del Team Rebellion, con il #1 e il #3. Ci sarà la ByKolles con il #4, poi due Ginetta del team Manor, e tre BR prodotte dalla Dallara. Un paio saranno affidate al team russo SMP Racing e un’altra al team DragonSpeed.
La categoria che risentirà maggiormente della massiccia presenza di vetture in classe regina è la LMP2. Quest’anno sarà infatti questo raggruppamento di vetture il più esiguo, con solo sette partenti. Perlomeno non sarà presente il ”monomarca” Oreca della scorsa stagione. Al via troveremo anche una Ligier e una Dallara, quella del team olandese che l’anno scorso ha fatto correre a Le Mans Rubens Barrichello.
La classe GTE PRO sarà assieme alla LMP1 quella con più partenti. Si sono iscritte dieci vetture al via della stagione: le Ferrari campionesse in carica della categoria, con gli storici numeri 51 e 71. Due Ford GT, due Porsche, due delle nuovissime Aston Martin e poi la novità assoluta, la BMW. I tedeschi porteranno un paio delle M8 GTE, che hanno appena debuttato a Daytona, una gara ricca di problemi e contraddistinta da un ritmo lontanissimo dalle rivali.
Anche la GTE AM aumenta il numero del suo parco partenti. Dalle cinque vetture dello scorso anno si passa alle nove attuali. Si ripresentano al via tutti i team dello scorso anno: troveremo infatti le due Ferrari 488 GTE dei team Spirit of Race ( con cui correrà Giancarlo Fisichella) e Clearwater Racing. Sarà presente l’Aston Martin #98 ufficiale, ma il vecchio modello come da regolamento in questa classe. Il team Dempsey Proton Racing conferma la sua Porsche 911 RSR #77, così come continuerà a gareggiare il team Gulf Racing, anche loro con un esemplare della casa di Stoccarda. Si aggiungono a queste squadre il Proton Competition e il Team Project 1 con altre due 911 RSR, un’altra Aston del team TF Sport e una Ferrari gestita dalla squadra MR Racing.