Tutte e tre le sessioni di qualifica dell’edizione 2015 della 24 Ore di Le Mans sono state archiviate con l’ultima, quella disputata ieri sera, che non ha visto grandi cambiamenti in chiave classifica tranne che in GTE Pro dove i piloti si sono dati battaglia fino agli ultimi minuti.
Al termine delle 6 ore di qualifiche funestate in gran parte dalle bandiere rosse, quelle gialle e le slow zone, la pole position è andata alla Porsche 919 Hybrid #18 di Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb. Il loro tempo è rimasto imbattuto per tutte e tre le sessioni dato che è stato fatto segnare nei primi 10 minuti del Q1. Alle spalle della #18 troviamo le gemelle #17 e #19 con quest’ultima che è stata l’unica a migliorarsi ma nel Q2. La casa di Stoccarda già sicura del proprio risultato, nel Q3 ha lavorato sul passo gara sfruttando tutto il tempo perso nel giorno di test e nelle libere a causa della pioggia. Con il tempo 3:16.887 fatto segnare da Neel Jani, la Porsche è riuscita a tornare in pole position dopo 26 anni. L’ultima partenza al palo è stata ottenuta nel 1988 con Hans Joackim Stuck con la Porsche 962.
A 2.9 secondi si è classificata la prima delle Audi, la #8 di Di Grassi, Duval e Jarvis a cui seguono i campioni Le Mans 2014 con la #7 e la #9 di Albuquerque, Bonanomi e Rust. Ancora più staccate le Toyota che non riescono ad andare oltre i 6.6 secondi di gap dalla casa tedesca in vetta. La #2 di Wurz, Sarrazin e Conway precede di circa 2 decimi la #1 campione del mondo.
Dietro alle LMP1 Hybrid della Porsche, Audi e Toyota si piazzano le due Rebellion R-One che chiudono la top ten precedendo di 8 secondi la CLM.
Nel Q3 migliorano e anche tanto le Nissan con la #22 e #23 che sono riuscite a lasciarsi alle spalle tutto il plotone delle LMP2 andandosi a piazzare al 12° e 13° posto. La #21 con la livrea della R90, invece, è rimasta alle spalle della Oreca #47 del KCMG di circa 7 decimi e occupa il 15° posto in griglia.
Oreca-Nissan #47 del team KCMG che conquista la pole position per quanto riguarda la classe LMP2 con Matt Howson, Richard Bradley e Nicolas Lapierre. Il team di Hong Kong ha rifilato 9 decimi ai primi rivali, i piloti della Ligier #26 del G-Drive Racing, i quali hanno conquistato questa piazza nel corso del Q3 e andando a scalzare dal secondo posto i piloti della Gibson #41 del Greaves Motorsport per soli 19 millesimi.
Grande battaglia fino agli ultimi minuti in classe GTE Pro che ha visto l’Aston Martin conquistare la pole position siglata già nella serata di mercoledì. L’equipaggio della #99 composto da Fernando Rees, Alex MacDowall e Richie Stanaway è rimasto abbastanza tranquillo per tutte le qualifiche fino a quando la Ferrari #51 di Bruni, Vilander e Fisichella si è risvegliata guadagnando pian piano le varie posizioni fino a portarsi al secondo posto. Pole sfiorata per il team di Amato Ferrari che ha visto la propria vettura migliore fermarsi a solo 97 millesimi dalla vettura inglese.
Terza posizione per la seconda della Aston Martin, la #97 di Turner, Mucke e Bell che ha preceduto di 1 decimo la seconda Ferrari di AF Corse, la #71 di Rigon, Calado e Beretta. A circa metà sesssione, nel momento in cui Calado era al volante della 458, una sfida si è accesa con Bergmeister, pilota della Porsche #91, per conquistare il quinto posto, terminata quando il pilota inglese della Ferrari ha stampato il terzo miglior tempo della sessione. La Porsche in questione si è classificata solo settima, ma scalerà al sesto posto dopo il ritiro della Chevrolet Corvette #63 reduce dall’incidente di Jan Magnussen nel Q2. Tra Ferrari e Porsche quindi troviamo solo l’Aston Martin #95 che, con Sorensen alla guida, ha causato due slow zone in curva Dunlop nelle fasi conclusive della sessione.
Così come nelle altre tre classi, anche in GTE Am il miglior tempo fatto segnare all’inizio del Q1 è rimasto imbattuto per tutte e tre le restanti qualifiche. A far segnare la pole position tra gli Amatori è l’Aston Martin #98 di Paul Dalla Lana, Mathias Lauda e Pedro Lamy con quest’ultimo che ha segnato il tempone rifilando 1.6 secondi al primo degli avversari. Questi sono i piloti della Ferrari #83 con Perrodo, Collard e Aguas al volante. I quali hanno preceduto di un decimo i piloti dello SMP Racing Ferrari con la #72 e Shaitar Bertolini e Basov, i quali hanno conquistato il terzo posto di classe nelle ultime battute.
Solo quinto posto per la prima delle Porsche, ovvero la #77 di Patrick Dempsey, Patrick Long e Marco Seefried. I piloti della casa tedesca sono stati preceduti di sei millesimi dalla Dodge Viper del Riley Motorsport.
Tra le GTE Am si è reso protagonista Alex Kapadia che ha visto la propria Porsche 911 andare a fuoco a circa un’ora dal termine della sessione causando circa mezz’ora di bandiera rossa. Per fortuna il pilota sta bene ed è uscito dalla vettura senza conseguenza. La vettura sembra essere ko e probabilmente non vedrà il via nella gara di domani.