Dopo aver vinto la 12 Ore di Bathurst, la 24 Ore di Dubai e la 24 Ore del Nürburgring, la Mercedes ha conquistato la gara più prestigiosa nel panorama delle corse GT: la 24 ore di Spa. La vittoria è andata all’equipaggio #84 di Maximillian Buhk, Bernd Schneider e Maximilian Götz (HTP Motorsport), davanti alla Porsche #150 del Manthey Racing condotta da Marc Lieb, Richard Lietz e Patrick Pilet. Terza l’Audi R8 #2 di Andre Lotterer, Frank Stippler e Christopher Mies.
Una volta tanto le condizioni meteo sono rimaste stabili dall’inizio alla fine della gara con il caldo a regnare tra le Ardenne. Tutto ciò ha influito sulla corsa, costellata da un alto numero di incidenti e guasti meccanici al motore, con conseguenti numerose interruzioni con safety car.
La 65esima edizione della maratona belga è iniziata con clamoroso testacoda della Ferrari dell’SMP Racing di Alessandro Pier Guidi, che partiva in seconda posizione. L’inconveniente è avvenuto all’Eau Rouge ed ha creato non pochi rischi considerando il gruppo di 65 vetture al via. Se nella prima parte di gara sono state la Aston Martin #100 e la BMW #4 le dominatrici, durante la fase notturna sono emerse la Porsche #150 del Manthey Racing e la Mercedes-Benz SLS AMG #84.
Poco dopo le dodici ore di corsa, infatti, la gara è diventata una lotta tra la Porsche di Marc Lieb, Richard Lietz e Patrick Pilet e la SLS dell’HTP Motorsport. Le due squadre sono state divise da un gap di oltre due minuti ma le differenti strategie di pit stop hanno permesso loro di correre a volte a pochi centimetri di distanza. Questo divario è aumentato in virtù di un cambiamento più rapido dell’impianto frenante del team Mercedes, anche se il vero colpo di scena è avvenuto quando Patrick Pilet ha compiuto un sorpasso in fase di safety car, con conseguente drive through per la Porsche. A quel punto, data la velocità e l’affidabilità della Mercedes, un margine di due giri è stato un distacco troppo ampio da poter recuperare per il Manthey Racing.
Anche per il terzo posto la gara ha riservato diverse sorprese: è stata lotta a tre tra l’Audi del Belgian Audi Club WRT, la Ferrari del Kessel Racing e la BMW Z4 del Vita4One Racing Team. A spuntarla è stata la R8 di Andre Lotterer, Frank Stippler e Christopher Mies mentre Davide Rigon, Daniel Zampieri e Cesar Ramos a bordo della 458 Italia si sono dovuti ritirare ad un’ora dall’arrivo per un guasto al motore. Stessa sorte, a 90 minuti dalla conclusione, anche per la BMW Z4 GT3 di Stefano Colombo, Greg Franchi e Frank Kechele. Entrambe le vetture sono state classificate grazie alla distanza coperta, in decima e nona posizione rispettivamente .
Grande battaglia fino alla bandiera a scacchi anche nella classe Pro-Am, dove è stata lotta vera tra le Ferrari del team AF Corse e SMP Racing. La vettura del team italiano, la #59, guidata Matt Griffin, è stata in lotta con la vettura gemella, la #71, di Mika Salo per quasi tutta la gara. Solo nella fase finale si è deciso il risultato, quando il finlandese lascia il volante a Maurizio Mediani e Toni Vilander prende il posto di Griffin sulla macchina #59. La Ferrari dell’AF Corse prende il controllo della gara a meno di 90 minuti dalla fine. Il capitolo si chiude quando a Mediani viene inflitto uno stop and go per il superamento del tempo massimo alla guida per un pilota.
Al terzo posto la prima Nissan, la #35 del Nissan GT Academy Team RJN di Lucas Ordonez, Jann Mardenborough, Peter Pyzera, e il driver locale Wolfgang Reip. La GT-R ha una line-up costituita interamente dai ‘giocatori’ di GT Academy e il giovane equipaggio è una vera e propria rivelazione.
Nel Gentlemen Trophy la Ferrari #20 del SOFREV ASP vince e raccoglie il massimo punteggio. Il risultato ottenuto permette all’equipaggio francese, composto da Jean-Luc Blanchemain, Jean-Luc Beaubelique, Patrice Goueslard e Fred Bouvy, di diventare campioni di categoria Gentlemen con una gara d’anticipo.
La classifica del Campionato vede solo due punti di distacco tra Ramos/Rigon/Zampieri (50 punti) e Stippler/Mies/Buhk, del Marc VDS, inseguiti a loro volta dall’equipaggio dell’Audi Club Team WRT.
La serie ora si dirige al Nürburgring dove a settembre si disputerà l’ultimo round stagionale, il Blancpain 1000.