La 24 ore di Daytona 2018 sarà ricordata per essere una delle edizioni con meno Safety Car degli ultimi anni. Proprio per questo, almeno tra i prototipi e nella GT Le Mans ci sono dei grandi distacchi tra le vetture in pista.
Per quanto riguarda i prototipi, il comando delle operazioni è nelle mani della Cadillac #5 dell’Action Express Racing con Joao Barbosa al volante, che ha appena preso il posto di Filipe Albuquerque. Staccata di pochi secondi troviamo la Acura #7 di Helio Castroneves, l’unica vettura nel giro del leader e con ancora speranze di vittoria assoluta. Purtroppo infatti, la vettura gemella, la #6 di Pagenaud-Rahal-Montoya, si ritrova attardata ed attualmente in diciottesima posizione assoluta a causa di un problema all’alternatore. Questo equipaggio si era ritrovato anche al comando con Graham Rahal, prima che un testacoda segnasse l’inizio del calvario della vettura.Terza posizione per Felipe Nasr, sull’altra Cadillac dell’Action Express, ma doppiato di un giro.
La gara della Ligier #32 di Fernando Alonso è stata rovinata da un problema ai freni nel pieno della notte, ed ora la vettura si aggira attorno alla ventesima posizione assoluta, proprio con lo spagnolo che da poco è tornato al volante.
Tra le GT Le Mans impressionante la superiorità delle Ford GT. Sin dal via le vetture statunitensi gestite dal Team di Chip Ganassi si sono issate in prima e seconda posizione e non si sono mai scomposte, assicurandosi un vantaggio di un giro sulla Corvette di Antonio Garcia. A comandare ora c’è la #67 di Richard Westbrook davanti a Sebastien Bourdais.
Gara difficile per la Ferrari, con Davide Rigon che si ritrova staccato di 7 giri dalla Ford di testa ed in settima posizione di classe. Tanti i problemi sulla 488 GTE, che non aveva comunque il passo per impensierire le prime vetture in classifica. Da segnalare l’incidente occorso alla Porsche di Nick Tandy, che ha messo fuori gioco in termini di classifica la 911 RSR #911.
In GT Daytona c’è invece una lotta più serrata. Al comando c’è la Lamborghini #48 del nostro Andrea Caldarelli, davanti alla Ferrari #51 di Paul Dalla Lana e alla Mercedes #33 di Bleekemolen, tutti con distacchi molto ridotti tra loro.