Non vogliamo fare gli uccelli del malaugurio, ma era pienamente pronosticabile tutto ciò. Il GP di Corea, che si svolge a Yeongam dal 2010, non ha rispettato le attese degli organizzatori, e dopo sole tre edizioni, rischia di chiudere bottega con un passivo di oltre 160 Milioni di dollari. Già dal 2010 vi erano enormi perplessità, l’impianto non era pronto a due settimane dall’evento, e solo un’ispezione di Charlie Whiting avvenuta una decina di giorni prima, ha dato il via libera. Bernie Ecclestone per tutto l’arco della stagione (Il GP venne disputato il 24 Ottobre) aveva messo in dubbio il GP asiatico, le tribune e l’area circostante non erano per nulla completate, ed a distanza di due anni, le cose sono cambiate davvero di poco.
Sono eloquenti le parole di Seo Dong-Wook, membro del consiglio della South Jeolla, regione nella quale ha sede la città di Yeongam ed il tracciato: “Sicuramente non si può dire che il Gran Premio di quest’anno sia andato bene solo perché abbiamo avuto meno debiti delle scorse due edizioni (36 Milioni nel 2012, 61 nel 2011 e 72 nel 2010 ndr), dobbiamo riprogrammare delle cose, altrimenti andare avanti sarà un’impresa”
Il finanziamento del Gran Premio conta anche di un esborso da parte dei contribuenti, quindi il problema è tutt’altro che semplice, se le cose non cambiano, possiamo dimenticarci il GP di Corea. Una soluzione sarebbe quella di ridurre la tassa d’iscrizione al Mondiale, ma Bernie già nel 2011 fu categorico nel rispondere negativamente.
Nota personale: ci dispiace che una Paese ed una città non abbiano la forza per andare avanti, ma come diciamo sempre da anni, ci sono circuiti sparsi in giro per il Mondo che sono la storia della Formula 1, e non viene mai fatto niente per poterli riprendere ed adeguare alla sicurezza della F1 di oggi. Qualche giorno fa anche il Nurburgring ha chiuso i battenti, insomma, che venga ripristinata la storia ed il fascino della Formula 1, del Gran Premio della Corea, dove non c’è passione, non c’è cultura motoristica, onestamente, possiamo farne anche a meno.